XL: l'arte performativa torna alla Centrale di Fies
XL “Non un festival, ma un allenamento collettivo al pensiero, all’azione, all’adesso”. XL era e sarà il nuovo formato di Centrale Fies, pensato originariamente per i 40 anni di Drodesera e i 20 anni di Fies, trova oggi una nuova corrispondenza nell’indagine su un “fuori formato” che rompe la one shot estiva, tessendo insieme tutti gli eventi annuali di Centrale Fies. Dal 17 luglio all’8 agosto per ogni fine settimana XL si svolge, nuovamente live e in loco a Centrale Fies – Dro (TN). La programmazione di Hyperlocal, questo il nome scelto per raccontare la sessione estiva, non è semplicemente la narrazione di una nuova versione dell’esistente ma il frutto di uno sviluppo dell’opera che gli artisti hanno immaginato come coerente alla propria ricerca. Hyperlocal diventa il racconto di questo tempo eccezionale senza voler essere una programmazione d’emergenza.
Così dal 17 luglio in programma, a cura di Barbara Boninsegna e Filippo Andreatta, si susseguiranno Anagoor (17 e 18 luglio), Chiara Bersani (24,25,31,1,8 luglio), MK (17 e 18 luglio), Jacopo Jenna (31 luglio e 1 agosto), Mali Weil (24 e 25 luglio), OHT (17 luglio – 8 agosto), Alessandro Sciarroni (31 luglio – 1 agosto), CollettivO CineticO and Alessandro Sciarroni (7 e 8 agosto), Giorgia Ohanesian Nardin (24 e 25 Luglio), Marco D’Agostin (7 e 8 agosto), Sotterraneo (8 agosto). Il 17 e 18 luglio Giulia Crispiani (IT) & Golrokh Nafisi (IR/NL) insieme a Göksu Kunak (TR/DE), due dei sette progetti selezionati per LIVE WORKS vol 8 a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangi, presenteranno i primi risultati in uno studio visit per il pubblico. Il 25 luglio il secondo contributo di INBTWN, questa volta onlife, con Elena Biserna e Anna Raimondo.
Sul sito di XL la programmazione https://www.centralefies.it/xl/ è pensata per svilupparsi in progress fino a marzo 2021, suddivisa per capitoli alcuni già scritti, altri da riscrivere e altri ancora da immaginare, da fruire online, live e onlife. La cura dell’arte performativa parte dal sostegno, dalle residenze, dal farsi luogo in cui ogni cosa viene lavorata, potenziata, articolata prima di una visione pubblica. Tutte le performance si svolgeranno negli spazi esterni della Centrale, mentre gli spazi interni saranno trasformati da mostre immersive, concepite per ampliare la visione sul teatro e sulla performance. La presenza del digitale contraddistingue questa edizione non solo per la fruizione delle informazioni sulla programmazione, non più cartacee, e l’acquisto del biglietto (esclusivamente da https://www.centralefies.it/xl/chapter6.html) ma anche per la presenza di opere digitali. Infatti XL è online dal 25 giugno con INBTWN - In Between, il secondo capitolo di XL a cura di Claudia D’Alonzo che attraverso le opere di IOCOSE, Elena Biserna e Anna Raimondo, Mara Oscar Cassiani, Julien Prévieux affronta il rapporto tra corpo e tecnologie, tra lo spazio online del sito ed incursioni negli spazi fisici, attraverso prospettive eterogenee offerte da quattro interventi artistici. I primi due in programma sono IOCOSE (fino al 23 luglio), Elena Biserna e Anna Raimondo (fino al 10 settembre). I contributi coinvolgono linguaggi e pratiche dentro e fuori la rete, rendendo il sito uno spazio laboratoriale, in trasformazione nel corso della rassegna. Concepita come un nuovo episodio della serie di mostre promosse da Centrale Fies all’interno della sua programmazione Storia Notturna, collettiva a cura di Simone Frangi e Denis Isaia, riunisce una serie di pratiche internazionali che hanno saputo approfondire la relazione tra oggetti, strutture e performatività. Storia Notturna trae il suo titolo dall’opera storico-filosofica di Carlo Ginsburg dedicata all’analisi del sabbah e della stregoneria nei suoi significati mistici e politici. Storia Notturna mette a confronto artiste e artisti che nel proprio lavoro hanno valorizzato il rapporto alchemico con la materia, riattivato mitologie folkloristiche, rivalorizzato le competenze e saperi popolari promuovendo la reinterpretazione di figure considerate marginali, “selvatiche”, antisociali. Protagoniste e protagonisti dell’exhibit sono Mercedes Azpilicueta, Chiara Camoni, Darius-Robin Dolatyari-Dolatdoust, Francesco Fonassi, Luca Frei, Raffaela Naldi Rossano, Anna Perach. Le artiste e gli artisti attiveranno le opere in mostra in una day long performance domenica 19 luglio dalle 18:00 alle 24:00. Inoltre gli spazi delle Turbine ospitano l’installazione di OHT “19 luglio 1985”, realizzata a partire dall’omonimo lavoro teatrale. Alle 12:22:55 del 19 luglio 1985, circa 180.000m3 di fango biancastro travolsero con violenza l’abitato alpino di Stava ad una velocità di 90 chilometri orari, spazzando via tutto in appena 7 minuti. Una catastrofe senza catarsi che a 35 anni di distanza risulta ancora irrappresentabile. In scena, svuotata di ogni tentativo di rappresentazione naturalistica, rimane solo lo spettro di un coro tragico la cui voce materializza lo sgretolamento tellurico. «La programmazione di Centrale Fies -afferma Dino Sommadossi, founder di Centrale Fies- è sempre stata solo la punta dell’iceberg di un lavoro complesso fatto di ricerca, progettazione e organizzazione con decine di professionist_, per arrivare infine ad aprire al pubblico performance che non sono intrattenimento, ma reale momento collettivo, mezzo attivo per articolare il pensiero in direzioni altre, per portare alla luce le narrazioni minori che il mainstream ha sempre lasciato ai margini. Qualsiasi cosa ancora accada, cercheremo di preservare il circolo virtuoso della cura e dell’attenzione che in tutti questi anni ha guidato ogni azione del centro, e adesso verrà chiesto a tutti di fare lo stesso, di avere cura di un pezzo di ecosistema attraverso azioni reciproche: lo chiederemo all’edificio, alle forme e forze della natura tutto intorno nessuna esclusa, lo chiederemo ai pubblici, così come a curatrici e curatori, artiste e artisti ospiti e passanti». «Crediamo che ora sia importante –afferma Barbara Boninsegna, direttrice artistica di Centrale Fies- dedicare un tempo all’osservazione di questo presente più che mai sconosciuto e informe, e fare emergere domande grazie alle quali provare a immaginare altri modi di abitare gli spazi e incontrare i corpi. Il tempo che stiamo attraversando ci impone una nuova modalità di narrazione dei nostri progetti, che diventano i Capitoli di un nuovo racconto tra il virtuale e il reale». L’idea di XL nasce prima di questi mesi incerti con la volontà di abbandonare la forma del festival estivo per esplodere, espandersi e aggregare tutti i progetti di un luogo di ricerca e produzione artistica come Centrale Fies. Una formula esplosa nel tempo, nelle discipline, nelle pratiche e nelle tematiche affrontate, in grado di vedere nell’arte e nella cultura un mezzo di allenamento collettivo al pensiero e all’azione, fortificandone la capacità di entrare nei processi narrativi e nutritivi di un territorio artistico e alpino. Ma mentre era in atto l’esplosione di attività, pratiche e modalità di curatela legate a Centrale Fies, disegnandoci collegati gli uni agli altri, ispirandoci a foreste, nuove pangee e “iper” nature, un essere terrestre e invisibile ci ha guardato crollare nelle nostre certezze, rafforzando ancora di più la consapevolezza di un mondo dove l’umano non è mai stato il centro o l’unicum, ma solo una piccola percentuale dell’esistente. Infine, ispirandosi al Wood Wide Web, la rete di sostegno e nutrimento per le foreste, con PERFORMANCE WIDE WEB, Centrale Fies vuole condividere progetti, conversazioni, programmazioni di artist_, curator_ e lavorator_ che si muovono nell'ambito delle pratiche performative. Un ulteriore modo per stare insieme nell’impossibilità di esserlo, fuoriuscendo dalle griglie per riempire spazi lasciati vuoti e potenziare il tempo di riflessione, studio, organizzazione, strategia, nutrimento e, infine raccolta, di ogni progetto. In questo modo i canali online di Centrale Fies, gli account social e il sito, diventano un Osservatorio, che raccoglie riflessioni e pratiche, progetti creati in questi mesi da altre organizzazioni, lavori artistici contemporanei o storici che hanno sperimentato forme eterogenee di presenza e fruizione, documenti d'archivio, letture e riferimenti teorici. Un luogo disseminato di confronto, studio e ricerca, alimentato dagli sguardi molteplici della ‘curatela esplosa’. Quest’anno inoltre come gadget di questa 40° edizione, Centrale Fies ha pensato a un font “Deadline is Dead” da scaricare gratuitamente, tra il Goth e il Metal, nato dalla crasi degli immaginari di Fies. Per rimanere sempre aggiornati sulla programmazione di XL visita https://www.centralefies.it/xl UNLEARN COMMUNICATION IN A FRIENDLY ENVIROMENT CONTATTI unpress@centralefies.it uffici 0464 504700 Chiara Ciucci Giuliani 392 9173661 Virginia Sommadossi 0464 504700 Web www.centralefies.it Facebook centrale fies art work space Instagram centralefies_official