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Biodiversità in movimento. Lo studio della migrazione degli uccelli in Italia 

Viaggi spesso incredibili che raccontano molto di come stanno cambiando gli equilibri del pianeta: il primo appuntamento dell'anno di "incontri al Museo per parlare di fauna" è dedicato allo studio della migrazione degli uccelli in Italia. Ad approfondire l'argomento uno dei massimi esperti del settore: Fernando Spina del Centro Nazionale Inanellamento di Ispra

È da 25 anni che Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e Muse (Museo delle Scienze) di Trento sono in prima linea nel Progetto Alpi, il programma di monitoraggio scientifico che studia il fenomeno della migrazione postriproduttiva attraverso la catena alpina. Iniziato nel 1997, il progetto ha permesso di inanellare 199 specie in 40 stazioni di inanellamento distribuite su tutto l’arco alpino. Due quelle trentine: Bocca Caset, in Val di Ledro, e Passo Brocon, tra Vanoi e l’altopiano del Tesino, gestite direttamente dai ricercatori del Muse.  

Mercoledì 19 gennaio 2022 alle 20.45, sia in presenza sia in diretta Facebook, Fernardo Spina del Centro Nazionale Inanellamento di Ispra parlerà dell’affascinante mondo dei migratori alati nell’incontro “Biodiversità in movimento. Lo studio della migrazione degli uccelli in Italia”. L’evento è il primo appuntamento dell’anno della rassegna “Incontri al Museo per parlare di fauna”, incentrati in questa nuova edizione sulla dimensione partecipativa dei monitoraggi faunistici e sulle reti di relazioni che li rendono possibili. 

Fernando Spina grazie alla sua esperienza internazionale di ricercatore e coordinatore del Centro nazionale di inanellamento, entrerà nel vivo dei progetti che ha coordinato e direttamente seguito come Ispra e prima come Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, soffermandosi sui luoghi dove la migrazione diventa spettacolo, quali le piccole isole in mezzo al Mediterraneo in primavera e i valichi e le zone umide nelle Alpi.  

“Durante l'incontro - anticipa Spina - illustreremo il lavoro svolto dai tanti inanellatori e partecipanti che negli anni si sono susseguiti in uno dei più rilevanti progetti partecipativi, e che rientrano fra i più importanti esempi di Citizen Science. Dati e conoscenze importanti che rispondono alle richieste di conservazione dell'avifauna migratrice come previsto dalla Direttiva Uccelli Ue e che ci aiutano a capire meglio come stanno cambiando gli equilibri del pianeta”. 

La serata sarà anche occasione per presentare la recente pubblicazione dedicata al Progetto Alpi (qui maggiori info), il programma di monitoraggio su scala alpina che ISPRA insieme al Muse sta conducendo da 25 anni. Modera l'incontro Paolo Pedrini, conservatore Zoologia dei Vertebrati del Muse. 

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