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Economia

Trentodoc, nel 2021 vendute 12 milioni di bottiglie

Le 64 case spumantistiche hanno raggiunto un fatturato globale di 150 milioni di euro (+40 per cento)

È una crescita esponenziale quella del comparto Trentodoc: nel 2021 le 64 case spumantistiche hanno raggiunto un fatturato globale di 150 milioni di euro. 

Solo nel 2021 sono state vendute oltre 12 milioni di bottiglie per un fatturato complessivo del settore che ha raggiunto i 150 milioni. Una crescita rispetto all’anno precedente del 40 e del 23 per cento in confronto al 2019.

A trainare le vendite è il mercato italiano guidato dal Trentino, dove la proposta degli operatori di settore, diventati veri e propri ambasciatori del territorio, ha incrementato sensibilmente la domanda di Trentodoc. Anche nelle regioni meridionali, le bollicine di montagna sono sempre più diffuse, con una crescita sostenuta. L’estero conferma un peso sul fatturato assoluto per il 15 per cento: Europa e Nord America sono le aree internazionali di maggior sviluppo.

Da un lato, cruciale è stata la compattezza e la serietà di 64 case spumantistiche coordinate dall’istituto Trento doc che hanno l’orgoglio di proporre delle bollicine metodo classico prodotte su circa l’11 per cento della superficie vitata trentina.

C'è stato poi l’importante contributo a supporto del territorio della fondazione Mach, esempio di istituto privato con capitale pubblico, impegnato nellaformazione degli enologi, nella ricerca scientifica e nella valorizzazione della produzione agricola locale nel rispetto della tradizione. 

Trentodoc si sta espandendo attraverso la valorizzazione dei quattro vitigni, previsti dal disciplinare: Chardonnay, Pinot nero, Pinot bianco, e Meunier. In totale sono 1.154 gli ettari di superficie totale dedicata al Doc Trento.

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