In centro storico a Trento nell’ultimo anno 69 attività hanno chiuso i battenti, ma si registrano anche 59 nuove aperture di negozi ed esercizi commerciali. A dirlo è stato il sindaco Franco Ianeselli in un incontro avuto lunedì 11 luglio con il consiglio direttivo dell’associazione commercianti al dettaglio.

All’ordine del giorno c’era la situazione del commercio nel capoluogo e in particolare nel centro storico cittadino: dai rincari sulle materie prime, al costo dell’energia fino all’inflazione. Per il presidente Massimo Piffer le difficoltà degli esercenti trentini sono però legate anche al caro affitti e alla carenza di parcheggi e vanno inserite in un ragionamento più ampio che tenga conto anche dello sviluppo del commercio online.

Per Ianeselli sul tema degli affitti c’è poco che il pubblico possa fare, mentre è possibile intervenire sia sul tema dei parcheggi (come i posti auto interrati in piazza Venezia) per garantire una migliore accessibilità al centro storico, sia sull’utilizzo stesso dell’auto: “Non siamo contrari all’uso dell’automobile privata, ma al suo cattivo utilizzo. L’obiettivo è evitare gli spostamenti inutili in auto”.

Strategica sarà anche la costruzione della passerella ciclo-pedonale che colleghi la destra Adige nell’area ex Italcementi con il centro cittadino: “Un passaggio che rende la zona appetibile anche per la sosta dei lavoratori pendolari - ha detto Ianeselli -. Con l’interramento della ferrovia si creeranno le condizioni per uno sviluppo della direttrice nord-sud, finora penalizzata”.

“L’evoluzione delle tipologie di esercizi - conferma poi il primo cittadino - suggerisce un aumento dei pubblici esercizi a scapito del commercio tradizionale. Si tratta di un trend di cambiamento della fruizione del centro storico già in atto da alcuni anni e in linea con altre realtà italiane e internazionali”.