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Economia

Bonus affitto, domande in autunno: a chi spetta e come richiederlo

Un contributo per quella “povertà grigia”: una fascia di bisogno di una parte di popolazione che sperimenta inedite difficoltà nel pagamento di spese per necessità primarie

Le conseguenze della pandemia e delle restrizioni imposte per il contenimento del coronavirus hanno portato in tutta Italia importanti ripercussioni sul bilancio delle famiglie. Tra queste la difficoltà, se non l’impossibilità, di provvedere al pagamento del canone di locazione dell’abitazione principale. La sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili per morosità rappresenta un importante aiuto per gli inquilini, che però in molti casi si ripercuote sui proprietari degli immobili.

La criticità si è presentata anche in Trentino e ha spinto l'Amministrazione del comune di Trento a pensare a un contributo per quella “povertà grigia”: una fascia di bisogno di una parte di popolazione che sperimenta inedite difficoltà nel pagamento di spese per necessità primarie e che, secondo le informazioni raccolte dal Comune, si sta allargando.

A spiegare il bonus, durante la conferenza stampa di lunedì 26 luglio, è stata l'assessore con delega in materia di politiche sociali, familiari ed abitative, Chiara Maule: “Tutto nasce da una certezza che abbiamo avuto dialogando con enti del terzo settore, sia con gli enti caritatevoli, ma anche con i cittadini che si sono rivolti a noi per parlarci di una difficoltà di pagare affitti, dovuta a una per perdita di lavoro, o a un calo importante per la cassa integrazione, o per la riduzione delle ore lavorative. Noi ci siamo chiesti come poter intervenire":

Attualmente non è possibile sfrattare le persone dalle case, vista l'emergenza sanitaria in corso. L'intervento, però, per la Giunta di Trento si è reso necessario perché chi non paga l’affitto oggi, sarà in difficoltà anche domani, quando si troverà a dover recuperare i debiti. Il Consiglio comunale, a giugno, in sede di votazione del bilancio, ha approvato questo intervento di 700mila euro. È stato istituito un contributo una tantum, innovativo rispetto agli interventi tradizionali in materia di politica provinciale della casa, per sostenere le famiglie in una circostanza imprevedibile ed eccezionale e impedire una contrazione del mercato cittadino delle locazioni.

Per definire i soggetti che possono fare domanda è stato deciso di fare riferimento all’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) e in particolare all’Isee corrente, che rispetto all’ordinario si riferisce ad un periodo di tempo più ravvicinato al momento della richiesta della prestazione e può quindi cogliere una recente e rilevante variazione della condizione economica.

I nuclei familiari in possesso di un Isee ordinario possono richiedere il calcolo dell’Isee corrente quando si verifica una variazione della situazione lavorativa ovvero un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo oppure una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25 per cento rispetto alla situazione reddituale individuata nell’Isee ordinario.

Per richiedere il bonus affitto bisogna avere:

  • un Isee corrente compreso tra un valore minimo pari a 9.360 euro (sotto tale soglia si può accedere al beneficio nazionale del reddito/pensione di cittadinanza e, a livello provinciale, al sostegno del contributo integrativo al canone di locazione e dell’assegno unico provinciale) e un valore massimo di 26.000 euro
  • la residenza anagrafica nell’alloggio oggetto di richiesta del contributo nel Comune di Trento
  • la titolarità in capo al richiedente di un contratto di locazione registrato.

Il contributo comunale potrà coprire al massimo 3 mensilità del canone di locazione, relativi al periodo dal 1 marzo 2020 al 30 giugno 2021. È diverso a seconda della fascia di Isee corrente e non potrà avere un valore superiore a:

1.500 euro per Isee tra i 9.360 e i 15.000 euro

1.250 euro per Isee tra i 15.001 e i 20.000 euro

1.000 euro per Isee tra i 20.001,00 e i 26.000 euro

Le risorse definite verranno distribuite sulle tre fasce Isee e all’interno di queste il contributo verrà assegnato secondo l’ordine di presentazione delle domande e fino ad esaurimento dei fondi disponibili. Se il numero di domande presentate sulla singola fascia Isee fosse insufficiente ad esaurire le risorse, si provvederà a redistribuire le stesse sulle fasce restanti che presentino domande inevase, in parti uguali su ogni fascia.

La domanda dovrà essere presentata online autenticandosi tramite Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Cps (Carta Provinciale dei servizi), o Cns (Carta nazionale dei servizi).

L’invito alle famiglie interessate, in attesa della pubblicazione ufficiale del bando, è quello di munirsi fin d’ora delle credenziali per l’accesso alla domanda online e dell’Isee corrente da richiedere ai Caf abilitati. Se già in possesso dell’Isee ordinario basta richiedere un appuntamento per il rilascio dell’Isee corrente, in caso contrario è possibile fissare da subito un doppio appuntamento per ottenere entrambi.

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