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Economia

In Trentino Alto Adige cresce l’utilizzo del social lending, soprattutto a Trento

Secondo un’analisi di Smartika, principale operatore di social lending in Italia, sempre più italiani scelgono il social lending per prendere in prestito denaro fuori dal contesto bancario e finanziario

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Il Trentino Alto Adige è una delle regioni italiane dove si sta sviluppando di più il mercato dei prestiti tra privati (social lending), con oltre 280 mila euro di somme prese in prestito. E' quanto emerge da un'analisi di Smartika, principale operatore del social lending in Italia, secondo cui nel nostro Paese i prestiti tra privati rappresentano sempre più un'alternativa interessante per chi vuole richiedere denaro a tassi di mercato più convenienti e fuori dal contesto bancario e finanziario. I richiedenti prestiti (borrower) che si rivolgono a Smartika sono più in provincia di Trento che di Bolzano. In Trentino le richieste di denaro superano i 160 mila euro (57% del totale regionale) da parte di 29 borrower mentre in Alto Adige sono poco più di 123 mila euro da parte di 27 borrower. In provincia di Trento si richiedono prestiti soprattutto per acquistare mobili (17%), consolidare vecchi debiti, ristrutturare casa, comprare la macchina e riparazioni varie (10% ciascuno) ma anche estinguere prestiti con i parenti e sposarsi (7% ciascuno). A Bolzano si fa ricorso al social lending per l'acquisto dell'auto e il consolidamento dei debiti (19% ciascuno), la ristrutturazione della casa (15%) e, in misura minore, per riparazioni varie (7%). "Il mercato del social lending italiano - afferma Luciano Manzo, amministratore delegato di Smartika - sebbene in espansione, rappresenta, con i suoi 26 milioni di euro, una quota modesta in Europa, dove i prestiti ammontano a 8,4 miliardi di euro con il Regno Unito che rappresenta oltre l'80%. Il social lending è un canale alternativo di credito che consente il prestito diretto tra privati, facendo a meno di banche e società finanziarie. Il processo si basa sulla creazione di una comunità nella quale i richiedenti (coloro che richiedono un prestito) e i prestatori (coloro che investono il proprio denaro prestandolo ad altri) possono interagire direttamente tra loro, senza ricorrere a intermediari, ottenendo condizioni migliori per entrambi (tassi più bassi per chi ottiene il prestito e interessi più alti per chi presta denaro). All'interno della comunità si crea in questo modo un mercato nel quale i tassi correnti sono determinati solo e soltanto dall'incontro diretto tra domanda e offerta". Secondo l'analisi di Smartika, che nel nostro Paese si ritaglia una quota di mercato dell'80%, le regioni dove il social lending è più sviluppato sono Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Piemonte e Veneto. Chi prende in prestito denaro può spuntare tassi d'interesse mediamente più bassi di due punti percentuali rispetto alle proposte di banche e società finanziarie. In Trentino Alto Adige le richieste di prestiti provengono soprattutto da uomini (80,5% dei casi) e sono destinate a consolidare debiti e all'acquisto dell'auto (14% ciascuno). Nel 13% dei casi si richiedono prestiti per ristrutturare casa mentre nel 9% per comprare mobili, nel 5% per estinguere prestiti con i parenti e nel 4% per sposarsi o coprire le tasse universitarie. Coloro che prestano denaro attraverso il social lending (lender) in Trentino Alto Adige sono per lo più uomini (86,5% dei casi, un po' meno della media nazionale pari al 91%). Quasi due terzi del denaro prestato nella regione (oltre 280 mila euro) si concentra in provincia di Trento: 173 mila euro prestati da 59 lender. A Bolzano i lender sono la metà (29) e prestano più di 108 mila euro. "Per attivare un'offerta sulla nostra piattaforma - conclude Luciano Manzo - ciascun prestatore deve indicare una serie di fattori, tra cui importo del prestito, durata, tasso desiderato e tipologia di richiedenti a cui intende prestare. Ogni offerta viene suddivisa in parti uguali che vengono destinate ad altrettanti richiedenti prestito e in questo modo riusciamo a diversificare il rischio. Dopo aver controllato il profilo di credito di chi richiede denaro lo assegniamo a una delle classi di merito creditizio e successivamente la nostra piattaforma va a comporre il prestito con le offerte presenti. A quel punto spetta al richiedente valutare se accettare la proposta. Per tutelare il prestatore, soprattutto in caso di ritardi nel rimborso delle rate, abbiamo creato nel 2015 uno strumento ad-hoc, il fondo di garanzia "Smartika Lender Protection", che interviene dopo un periodo di 12 mesi di ritardo.

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