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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Tredicesima: quando arriva e perché è più bassa dello stipendio

Tutte le cose da sapere sul "sollievo" di fine anno

È quasi ora di tredicesima, il "sollievo" di fine anno per molti. Se i pensionati hanno già ricevuto la tredicesima 2022 sul cedolino di dicembre, la mensilità aggiuntiva dello stipendio arriverà nei prossimi giorni a oltre 17 milioni di lavoratori dipendenti.

Solitamente la tredicesima viene pagata ai lavoratori intorno al 15 dicembre. C'è anche chi, invece, la eroga in prossimità del Natale. Alcune aziende, invece, anticipano lo stipendio di dicembre al 19-20 anziché al 27, includendovi la tredicesima. 

Nel contratto commercio si legge che la tredicesima viene erogata entro la vigilia di Natale, quindi prima del 24 dicembre. In linea di massima la tredicesima mensilità viene pagata entro il 15/20 dicembre. Può arrivare direttamente in busta paga, dove figura come mensilità aggiuntiva, oppure in un cedolino a parte

Per quel che riguarda i dipendenti statali, il decreto Legge 350 del 25 settembre 2001, stabilisce che la mensilità extra debba essere pagata con lo stipendio di dicembre che viene anticipato rispetto al solito a cavallo della metà del mese: pertanto la tredicesima insieme allo stipendio vengono accreditati sul conto corrente tra il 13 e il 15 dicembre di ogni anno.

Nel settore privato, in pratica, la data di arrivo della tredicesima dipende dai contratti nazionali dei diversi settori: in alcuni casi arriva "solo" alla vigilia di Natale, ma il datore di lavoro può decidere se anticipare la data. I primi a ricevere la tredicesima sono stati dunque i pensionati nel cedolino dal 1° dicembre. Poi è il turno dei lavoratori dipendenti statali e privati. Ecco alcune date:

  • 14 dicembre: insegnanti delle scuole materne ed elementari
  • 15 dicembre: personale amministrativo dalle direzioni provinciali del tesoro con ruoli di spesa fissa
  • 16 dicembre: personale insegnante supplente e altri dipendenti pubblici

Chi ha diritto alla tredicesima

La mensilità aggiuntiva spetta a tutti i dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato, del privato come del pubblico. Non ne hanno diritto invece i lavoratori parasubordinati (co.co.co e altre categorie) così come i lavoratori autonomi e i professionisti. Per quanto riguarda i tempo, lo spiegavamo sopra, bisogna fare riferimento ai singoli contratti collettivi, ma di norma la gratifica viene erogata tra il 15 e il 20 dicembre.

La tredicesima mensilità equivale a 1/12 della retribuzione annua, ovvero ad una mensilità. Si calcola moltiplicando il numero di mesi lavorati dal dipendente per lo stipendio lordo ricevuto in busta paga, diviso 12, ovvero i 12 mesi che compongono l'anno solare. Perché però il netto della tredicesima è più basso dello stipendio? La risposta è semplice: perché è più tassata. Alla tredicesima infatti non si applicano le detrazioni d’imposta per lavoro dipendente né quelle per familiari a carico. L'Irpef a proprio carico, quindi, è più alta e ci si ritrova con qualche soldo in meno.

Come spenderanno la tredicesima gli italiani

L'impennata del caro bollette, mutui e tasse 'alleggeriranno' la tredicesima 2022 degli italiani. Saranno, infatti, queste voci di spesa a fare la parte del leone rispetto alle risorse che andranno in consumi e risparmio. A fare i calcoli, in vista della tredicesima mensilità, è il Codacons. Il valore complessivo si attesta a 47 miliardi di euro che andranno nelle tasche di 34 milioni di lavoratori dipendenti e pensionati, per una quota netta, tolte le trattenute Irpef, di circa 35 miliardi di euro.

Il 25% delle tredicesime sarà destinato quest’anno a pagare rate di mutui, affitti e prestiti, anche in considerazione della forte accelerazione dei mutui a tasso variabile come effetto delle recenti decisioni della Bce, che hanno reso più pesanti le rate mensili. Il 33% delle tredicesime verrà invece assorbito da bollette per utenze varie, percentuale in forte salita rispetto al passato (era il 22% nel 2021) come conseguenza del caro-energia che ha portato ad una impennata delle tariffe per luce e gas. Il 20% circa sarà invece utilizzato per pagare tasse, imposte e tributi vari.

Il 22% del totale delle tredicesime verrà utilizzato dalle famiglie per le voci "consumi" e “risparmio", ma sul fronte della spesa di Natale c'è grande incertezza da parte dei consumatori. Se da un lato molti italiani hanno approfittato del Black Friday di novembre per anticipare i regali di Natale, dall'altro le famiglie fanno i conti con un caro-prezzi imperante (+11,8% l’inflazione a novembre) e col perdurare della crisi energetica. Proprio per questo 1 famiglia su 3 è pronta a tagliare i consumi durante le prossime festività, riducendo soprattutto la spesa destinata ai regali, addobbi e servizi, mentre più contenuta dovrebbe essere la flessione per gli alimentari.

Fonte: Today

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