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Economia

Superbonus: spuntano nuove modifiche all'incentivo

Cosa potrebbe cambiare con gli emendamenti al decreto Milleproroghe su villette e case popolari

Il superbonus potrebbe cambiare ancora. Sono diversi gli emendamenti presentati al decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, il così detto Milleproroghe, che intervengono sull'incentivo per l'efficientamento energetico degli edifici. Una delle modifiche più importanti interessa i proprietari di villette che potrebbero beneficiare della detrazione al 110% almeno fino al 30 giugno 2023. 

Superbonus: quali sono le leggi in vigore oggi

Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono le regole oggi in vigore e cosa potrebbe cambiare a breve se il Parlamento dovesse dare l'ok alle proposte di modifica del Milleproroghe. Iniziamo col dire che in base alla legislazione vigente, dal 2023 la detrazione è scesa dal 110 al 90%. In compensione l'incentivo è stato prorogato per i proprietari di immobili unifamiliari (che dal 2023 sarebbero rimasti esclusi) a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l'anno, innalzati in base al quoziente familiare). 

Come detto dal 1° gennaio 2023 la detrazione è scesa al 90%, ma con alcune eccezioni. Per quanto riguarda le "villette", la legge stabilisce infatti che per gli interventi effettuati su  singole unità immobiliari, il rimborso continuerà ad essere pari al 110% anche per le spese sostenute entro il 31 marzo 2023, "a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell'intervento complessivo". 

La detrazione continuerà ad essere pari al 110% anche per quei condomini che hanno presentato la Cila entro il 31 dicembre 2022 a patto che l'assemblea abbia deliberato i lavori entro il 18 novembre; lo stesso vale nel caso in cui i lavori siano stati deliberati dal 19 al 24 novembre 2022 e la Cila sia stata presentata entro il 25 novembre. In questi casi, per i condomini, sarà possibile ottenere il 110% dell'importo speso anche nel 2023. 

Per gli immobili unifamiliari, le così dette villette, il decreto Aiuti quater ha invece stabilito che i proprietari di singole abitazioni potranno accedere all'incentivo a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l'anno, innalzati in base al "quoziente familiare"). È stato poi stabilito che la detrazione sarà pari al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022. Va infine segnalato, dettaglio non certo trascurabile, che nel 2024 la detrazione scenderà al 70% (anche per i condomini) e nel 2025 al 65%.

Cosa potrebbe cambiare col Milleproroghe

Bene. Quali sono dunque le novità in vista? Come abbiamo accennato sopra la più importante riguarda proprio le villette. Ben due emendamenti al Milleproroghe, uno presentato da alcuni senatori di Fratelli d'Italia e un altro firmato dai 5 Stelle, prevedono che per immobili unifamiliari l'agevolazione massima venga estesa fino al 30 giugno 2023. La proposta del M5s prevede inoltre che l'obbligo di completare il 30% dei lavori entro il 30 settembre, condicio sine qua non per beneficiare della detrazione del 110%, sia spostata al 31 dicembre del 2022. Il fatto che il partito di maggioranza al governo abbia presentato una proposta analoga fa pensare che la proroga sulle villette abbia più di qualche chance di passare. 

Ma non è tutto. Perché sul superbonus ci sono almeno due proposte che riguardano le case popolari (Iacp) e le cooperative edilizie. La legislazione attuale prevede che per queste categorie di immobili la detrazione al 110% possa essere fruita per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, a patto che alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per un ammontare complessivo pari ad almeno il 60% del totale. Uno degli emendamenti, targato Pd, prevede di estendere questo termine al 31 dicembre 2024" con l'obbligo di aver effettuato il 30 per cento dei lavori entro il 31 dicembre 2023. Anche Forza Italia sarebbe in pressing per estendere l'incentivo al 110% per questi immobili. 

Certo, bisognerà capire se le risorse saranno sufficienti. Secondo gli ultimi dati Enea alla data del 31 dicembre 2022 gli stanziamenti per il superbonus ammontavano a 62,5 miliardi di euro con una spesa finale prevista per lo Stato di oltre 68 miliardi. Una cifra enorme e pari a più del doppio dello stanziamento iniziale di 33,3 miliardi. 

Fonte: Today

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