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Giovedì, 25 Aprile 2024
La sentenza

Annullati i licenziamenti del Sait, 17 magazzinieri riavranno il lavoro

La toga ha accolto il ricorso presentato dai lavoratori della Sait, che fa sapere che "ricorrerà ai gradi successivi di giudizio per ribadire le proprie posizioni"

Non sono validi i licenziamenti decisi dal Consorzio Sait (Consorzio delle cooperative di consumo trentine) a carico di una serie di dipendenti, che dovranno così essere reintegrati nell’organico. Quanto meno riavranno il loro lavoro i 17 magazzinieri che avevano deciso di fare ricorso appoggiati da Filcams del Trentino. Infatti a prendere questa decisione è stato il giudice Giorgio Flaim del tribunale di Trento.

La toga ha accolto il ricorso presentato dai lavoratori e ora Sait dovrà reintegrare i dipendenti nell'area organizzativa magazzino di stoccaggio e distribuzione, pagando un risarcimento per gli stipendi non pagati dopo il licenziamento, quindi dal 27 agosto 2022 a oggi.

"Siamo molto soddisfatti per una sentenza che rende giustizia ai lavoratori e ristabilisce la verità dei fatti - commenta la segretaria provinciale di Cgil Filcams Paola Bassetti -. L'operazione di esternalizzazione era una scelta non dettata da ragioni organizzative, ma dalla sola volontà di tagliare i costi del personale. Sait ha sempre ignorato le nostre richieste e ha anche calpestato la dignità fino all'ultimo giorno, scegliendo di consegnare a mano le lettere di licenziamento di sabato e intimando ai lavoratori di svuotare tutti gli armadietti e non presentarsi a lavoro il lunedì successivo. Un ultimo smacco che molti hanno vissuto come un'ulteriore umiliazione. Oggi è la loro vittoria".

La Sait annuncia ricorso 

La Sait fa sapere con una nota che "ricorrerà ai gradi successivi di giudizio per ribadire le proprie posizioni. Quanto ordinato dal Tribunale sorprende soprattutto perché si tratta di una decisione presa alla prima udienza, senza aver sentito testimoni e parti coinvolte, sulla base di questioni che neppure sono state puntualmente sollevate dalla controparte. Certo di aver agito correttamente, nel pieno rispetto delle normative e dei lavoratori, Sait eseguirà quanto prescritto dal giudice del lavoro, rispettandone le decisioni. Al tempo stesso, ritenendo che le ragioni proposte non siano state ascoltate, ricorrerà ai gradi successivi di giudizio per ribadire le proprie posizioni, verso un provvedimento che si ritiene profondamente ingiusto". 

Sait non è una multinazionale

Il M5s del Trentino si complimenta con i dipendenti del gruppo Sait. A renderlo noto è il consigliere provinciale M5s Alex Marini, che scrive: "I lavoratori si erano rifiutati di avallare l’esternalizzazione dei loro posti di lavoro a un’altra società, cosa che avrebbe indubbiamente causato una precarizzazione della loro attività e una riduzione delle loro condizioni retributive. Già da tempo il Sait si sta comportando non come un’azienda cooperativa ma piuttosto come una multinazionale qualsiasi, mettendo anche in campo le peggiori pratiche “fire & rehire”, volte a far strame dei diritti dei suoi dipendenti. Invece di cercare un accordo con i suoi lavoratori, Sait ha voluto imporre tagli con brutalità, in base a una logica assolutamente autoritaria. Per fortuna molti lavoratori, col sostegno dei sindacati, hanno scelto di far valere i propri diritti e il giudice ha riconosciuto le loro sacrosante ragioni. Per non smentirsi, invece di cercare un accordo che soddisfi tutti ora la dirigenza Sait annuncia ricorsi, mentre allo stesso tempo giura di non aver trovato aperture da parte dei lavoratori, dimostrando una volta di più che non gli importa nulla di trovare un compromesso ma solo di imporre a tutti i costi la propria volontà sui diritti dei suoi dipendenti".
 

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