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L'incontro / Riva del Garda

Il negozio alimentare tra internet e post-covid: fondamentali evoluzione e qualità

La nuova era deve essere vista come opportunità di crescita e di distinzione

Ibridazione e nuovi modelli di business. Sono questi alcuni spunti consegnati ai titolari di negozi di alimentari nella serata di venerdì 18 novembre, nella sede dell’Agraria di Riva del Garda, nel corso di un incontro promosso da Fida Trentino, la federazione italiana dettaglianti alimentari, aderente a Confcommercio Trentino. All’evento erano presenti la presidente nazionale Fida Donatella Prampolini, il presidente Fida Trentino, Nicola Ribaga e Fabio Fulvio, responsabile marketing e innovazione di Confcommercio. 

"La pandemia ha trasformato le abitudini dei clienti - ha spiegato Nicola Ribaga - spingendo i negozi alimentari a fornire nuovi servizi, nuove modalità di comunicazione, nuovi modelli di business. Internet, che rappresenta sicuramente un problema, può trasformarsi anche in un’opportunità se gestito in modo consapevole e attivo". 

All’incontro c’erano anche l’assessore provinciale Roberto Failoni, il presidente di Confcommercio Trentino Giovanni Bort, il presidente e la vicepresidente dell’Associazione commercianti al dettaglio Massimo Piffer e Camilla Girardi e il presidente della sezione Alto Garda e Ledro Claudio Miorelli. "La provincia - ha detto Failoni - è stata vicina alle imprese nel periodo della pandemia, introducendo alcune misure come i Bandi qualità, che hanno consentito - unici in Italia - di affrontare un momento difficile con alcuni strumenti in più. Ora abbiamo approvato il sostegno con un linea di credito dedicata ai costi energetici che fornirà ossigeno alle imprese, in attesa che il prezzo delle materie prime energetiche torni a livelli accettabili".

"Dobbiamo avere la forza di prendere un problema e trasformarlo in opportunità - ha esortato la presidente Prampolini - perché la nostra categoria è stata segnata dalla pandemia. Oggi siamo di fronte a molte criticità, i costi e l’inflazione, soprattutto, ma anche la difficoltà nel trovare collaboratori: c’è bisogno di investire sulla cultura del lavoro".

Fabio Fulvio ha fornito una panoramica interessante sull’evoluzione dei negozi alimentari e dei modelli di business che si sono creati negli anni, grazie anche ad internet che consente un’ibridazione del proprio servizio: "Il negozio fisico ha ancora molte opportunità e può guardare alle possibilità di innovazione offerte da internet in modo costruttivo e propositivo. Occorre investire sulla propria identità e sulla comunicazione". 

Ribaga ha infine ricordato la consistenza del settore in provincia di Trento: i negozi alimentari sono circa 2 mila ma l’evoluzione nel corso degli anni segna una diversità tra centro e periferia: "Nelle valli abbiamo assistito ad un calo di circa il 20% dei punti vendita, mentre nella città il numero è rimasto praticamente invariato ma con una crescita notevole della superficie media di vendita".

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