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Economia

Reddito di cittadinanza: le novità

Cosa cambia? Se richiesto, l'importo del sussidio "anti povertà" adesso può essere suddiviso tra i componenti maggiorenni del nucleo familiare. E cambiano anche i limiti massimi per i prelievi di contanti

Cambio di passo anche per il reddito di cittadinanza. A fine luglio è entrato in vigore il decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il nuovo decreto fornisce le nuove disposizioni relative alle modalità di erogazione del reddito di cittadinanza. Tra le novità ci sono la possibilità di dividere l'importo tra i componenti maggiorenni del nucleo familiare e il camio dei limiti massimi per i prelievi di contanti.

Le carte "multiple" e il limite di prelievo

Come riporta Today, in un articolo a firma del giornalista Violetto Gorrasi, i singoli componenti maggiorenni del nucleo familiare avranno la possibilità di avere una propria carta del reddito di cittadinanza rilasciata da Poste Italiane, ma contenente solo la quota spettante. Nel decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si legge: "Alla suddivisione si dà corso solo qualora il beneficio ad integrazione del reddito familiare liquidato nel mese in cui viene fatta la domanda, ovvero nel primo mese in cui viene erogata la prestazione, sia di ammontare superiore a 200 euro".

Cambiamenti in vista anche per i limiti dei prelievi di contanti: il masssimo è fissato a 100 euro per ciascuna carta individuale. Per i nuclei familiari in cui siano presenti più di due componenti maggiorenni, invece, è possibile prelevare massimo 80 euro per ciascuna carta. La parte di reddito di cittadinanza attribuita per il pagamento dell'affitto o del mutuo viene comunque attribuita al beneficiario intestatario del contratto di affitto o del mutuo indicato nella richiesta. In caso di più intestatari del contratto di affitto o di mutuo, nella domanda per la suddivisione è identificato di comune accordo fra gli intestatari il componente cui attribuire il sostegno. In caso di mancata indicazione, il sostegno rimane attribuito al soggetto che ha presentato la domanda di reddito di cittadinanza.

La richiesta per il pagamento della somma su diverse carte

Per la domanda e l'attivazione della nuova modalità di pagamento del reddito di cittadinanza si attendono le indicazioni dall'Inps. La richiesta per il pagamento del reddito di cittadinanza su diverse carte può essere presentata da uno qualunque dei membri maggiorenni della famiglia beneficiaria della somma, e si applica a tutti i componenti della stessa. La nuova modalità di pagamento del reddito di cittadinanza decorre dal primo mese di erogazione del beneficio nel caso di domanda di suddivisione contestuale alla prima richiesta del reddito di cittadinanza. Decorre invece dal secondo mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda di suddivisione nel caso sia avvenuta in un momento successivo alla prima richiesta.

I numeri aggiornati sul reddito di cittadinanza

Infine diamo un'occhiata ai numeri forniti dall'Inps. Nel mese di giugno 2021 i nuclei percettori di reddito di cittadinanza sono stati oltre 1,2 milioni, mentre i percettori di pensione di cittadinanza sono stati 128mila, per un totale di 1,3 milioni di nuclei e oltre 3 milioni di persone coinvolte, di cui 753.000 minorenni. In relazione al primo semestre del 2021, rende noto l'Inps, sono oltre 1,6 milioni i nuclei familiari che hanno percepito almeno una mensilità di reddito o pensione di cittadinanza, pari a 3,7 milioni di beneficiari, di cui 1,3 milioni sono minori.

A giugno, inoltre, la distribuzione per macro aree geografiche vede un incremento del 4% di percettori nelle regioni del Nord e del Centro rispetto al mese di maggio, con 579.000 beneficiari al Nord (+21.000) e 419.000 al Centro (+17.000), mentre nell'area Sud e Isole l'incremento è del 2% (+48.000) toccando i due milioni di percettori.

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Prevalgono i nuclei composti da una o due persone (64%) e il numero medio di persone per nucleo è 2,2. I nuclei con minori sono 440mila e costituiscono il 33% dei nuclei beneficiari, pari al 54% delle persone interessate, mentre i nuclei con disabili sono 227.000, il 17% del totale, pari al 18% delle persone interessate. L'importo medio erogato a livello nazionale è di 551 euro (581 euro per il reddito di cittadinanza e 266 per la pensione di cittadinanza), con il 60% dei nuclei che percepisce un importo inferiore a 600 euro e l'1% un importo superiore a 1.200 euro. L'importo medio varia sensibilmente con il numero dei componenti il nucleo familiare, passando da un minimo di 448 euro per i monocomponenti a un massimo di 716 euro per le famiglie con cinque componenti.

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L'86% delle prestazioni è erogato a cittadini italiani, il 9% a cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno, il 4% a cittadini europei e l'1% a presenze miste dei casi precedenti. Nei primi sei mesi del 2021 le revoche raggiungono il numero di 67mila (26mila nel 2020, 107mila da inizio della misura) e le decadenze sono 200mila. Il numero delle domande di reddito e pensione di cittadinanza rigettate si attesta invece a circa 1,2 milioni da inizio dell'implementazione della misura.

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