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Economia Centro storico / Piazza Dante

Progettone: presidio al palazzo della Provincia contro l'accordo

Un magro aumento pagato con la scomparsa di indennità e 14esima: i sindacati di base non ci stanno e chiedono di riaprire la trattativa

Presidio in piazza Dante sotto al palazzo del Consiglio provinciale per 50 lavoratori del Progettone che ieri pomeriggio hanno manifestato con striscioni e megafono contro l'accordo firmato lo scorso 8 maggio da Provincia e sindacati confederali. "Abbiamo chiesto al presidente del Consiglio di farsi parte attiva affinché venga redatto un vero bilancio del progettone in quanto il lavoro dei oltre 1600 dipendenti va valorizzato - scrive Ezio Casagranda nel blog Trentino Alternativo - Abbiamo chiesto di utilizzare parte degli introiti della nuova tassa di soggiorno per finanziare il progettone. Questo a nostro avviso permetterebbe di dare risposte a tutti i lavoratori licenziati che attendono di entrare nel progettone e non solo ad 80 di essi".

La  manifestazione è stata indetta dai sindacati di base USB e SBM, che ribadiscono la loro contrarietà all'accordo presentato dall'assessore Olivi come il "Progettone 2.0" (ne abbbiamo parlato in questo articolo: clicca qui). Un accordo che ha sollevato molti dubbi da parte dei due sindacati: "Il buono mensa di 5,29 euro sostituisce l’indennità di presenza di 7,28 euro la 14°esima scompare come scompare la prima fascia di indennità chilometrica e tutte le altre sono ridotte di 3,87 euro. Sparisce la richiesta di un rappresentante per la sicurezza peraltro mai concesso dalla provincia. Sparisce lo scatto di anzianità 71,66 euro mensili dopo 4 anni per i nuovi assunti. Tutto questo per provincia cooperative e sindacati a costo zero". 


La partita quindi potrebbe essere ancora aperta: "Dorigatti si è impegnato a portare le nostre istanze al presidente Rossi dal quale ci aspettiamo una risposta positiva alla nostra richiesta d’incontro avanzata a metà giugno - si legge nella nota -. Infine su suggerimento di alcuni consiglieri sarà richiesto un incontro con la seconda Commissione legislativa del Consiglio provinciale alla quale saranno sottoposte le nostre ragioni e la richiesta di riaprire il tavolo negoziale con la partecipazione di tutti i soggetti interessati".

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