rotate-mobile
Lavoro

Progettone, c'è l'intesa tra sindacati e assessore sulla riforma

Dopo settimane di proteste l'incontro di ieri tra Spinelli e Cgil, Cisl e Uil ha portato a una condivisione di massima del ddl

Dopo settimane di pressioni e un presidio di protesta svoltosi nel pomeriggio di martedì 21 giugno, in serata l'assessore provinciale allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli ha incontrato in Provincia le tre confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per discutere della riforma del progettone.

Il disegno di legge (ddl) 140 voluto da Spinelli è stato fortemente contestato dai sindacati. Ora però le parti sembrano aver trovato una quadra con una condivisione di massima dell’impianto generale del ddl.

Spinelli ha parlato di “incontro utile” e ha ribadito le sue rassicurazioni: “Le persone coinvolte non saranno lasciate sole, le risorse e i criteri per accedervi non saranno modificati”. “Finalmente registriamo un’apertura dell’assessore nel definire assieme i criteri di accesso al progettone per i soggetti fragili - commentano le categorie Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila -. C’è anche la disponibilità a definire un protocollo con le organizzazioni sindacali sul tema delle risorse, per assicurare finanziamenti certi oggi e nel prossimo futuro”. Due temi, quello delle risorse e quello dell’intesa sui criteri, che andranno approfonditi in vista dell’arrivo del ddl in Consiglio provinciale il prossimo autunno.

Le posizioni restano invece ancora lontane sul tema della continuità occupazionale. Le sigle chiedono che sia prevista in legge una garanzia certa sulla continuità occupazionale per tutti coloro che oggi sono nel progettone e per quanti ci entreranno in futuro: “Vogliamo mettere nero su bianco la tutela per i lavoratori e le lavoratrici sia nel caso di cambio affidamenti sia nel momento in cui il progetto di inserimento nel mercato del lavoro ordinario dovesse fallire”.

“La riforma del progettone - ha aggiunto Spinelli - è necessaria per adeguare la legge provinciale (la 32 del 1990, ndr) alla normativa europea e nazionale in materia di affidamento di lavori e contratti pubblici, ma non deve destare preoccupazioni. Il progettone rimarrà uno strumento di sostegno per accompagnare alla pensione le persone in età matura e offrire opportunità occupazionali a chi non trova alternative sul mercato del lavoro ordinario. Ciò che per noi è fondamentale è che il progettone metta l'accento sul tema delle politiche attive con meccanismi che aiutino chi vi è inserito a trovare collocazione nel mercato del lavoro ordinario”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Progettone, c'è l'intesa tra sindacati e assessore sulla riforma

TrentoToday è in caricamento