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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Caro carburanti: ci sarà una proroga sul taglio delle accise?

Le ultime ipotesi al vaglio

Continua la crescita dei prezzi dei carburanti e il governo valuta una nuova proroga del taglio sulle accise. Lo sconto di 30,5 centesimi sul prezzo della benzina scade infatti l'8 luglio, dunque tra meno di un mese, ma con i listini che corrono un nuovo intervento del governo sembra scontato. A confermarlo è stato ieri sera il leader della Lega Matteo Salvini: "Ho elementi che mi portano a dire che sarà rinnovato lo sconto benzina" ha fatto sapere il leghista, ospite di Rai Isoradio, rispondendo a una domanda sui contenuti del suo colloquio con il ministro dell'Economia Daniele Franco. "Ma non mi fare dire quanto ci siamo detti...". Sulla durata della proroga tuttavia ci sono parecchie incertezze. Secondo indiscrezioni il governo vorrebbe "navigare a vista" rinnovando il taglio delle accise mese per mese.

Ma i partiti che sostengono la maggioranza, nonché le associazioni dei consumatori, chiedono un intervento più deciso. "Ho chiesto al ministro dell’Economia, Daniele Franco di rinnovare lo sconto benzina almeno per tutta l’estate" ha detto lo stesso Salvini. "Perché se la guerra va avanti per mesi, la benzina rischia di arrivare a 3 euro al litro e per milioni di italiani sarebbe un disastro". Stessa proposta avanzata anche da Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato. "L'8 luglio, ultimo giorno di validità della misura con la quale si sono tagliate le accise, si avvicina e il prezzo del carburante continua ad aumentare in modo preoccupante. Il governo ha ragione nell'immaginare una nuova proroga del provvedimento, ma è ormai chiaro che, visto anche il perdurare della guerra in Ucraina, è necessario estendere la misura per almeno tutta l'estate". 

La proposta del Pd: un tetto massimo al costo dei carburanti

Dal Partito Democratico arriva invece la proposta di mettere nero su bianco un tetto al prezzo di vendita dei carburanti per 60 giorni con un Dpcm.  Il testo, presentato come emendamento al dl Aiuti, prevede che un Dpcm, su proposta del Ministro della Transizione ecologica, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, definisca "un prezzo massimo per la vendita dei carburanti". 

"Una ottima proposta che consentirà risparmi per centinaia di milioni di euro alle famiglie italiane" fanno sapere da Assoutenti il cui presidente, Furio Truzzi, spiega che "sul fronte dei carburanti servono però anche misure strutturali per combattere le speculazioni che sono alla base dei forti rialzi dei listini alla pompa e per bloccare in modo automatico la crescita dei prezzi anche al di fuori del periodo estivo, considerato che i rincari di benzina e gasolio hanno effetti dirompenti non solo sul costo del pieno, ma anche sui prezzi al dettaglio, visto che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma". 

Intanto il prezzo dei carburanti continua a correre. Senza considerare il taglio dell'accisa, la verde oggi costerebbe oltre 2,30 euro al litro, mentre il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self-service torna a sfondare quota 2 euro/litro. Un livello che si era raggiunto all'inizio di marzo, quando tuttavia non era ancora in vigore il taglio dell'accisa di 30,5 centesimi al litro deciso dal governo a partire dal 22 marzo. A cosa è dovuta questa ennesima impennata? Presto spiegato: il Brent ha superato quota 123 dollari. E per ora non si vedono inversioni di rotta. 

Fonte: Today

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