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Economia

Proposte non solo proteste, Confesercenti lancia la petizione: “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”

Sono quasi una ventina le proposte avanzate dall'associazione, divise in quattro aree: sostegni alle imprese, fiscalità, credito alle imprese e riaperture

Non solo proteste, da confesercenti arrivano anche proposte per la ripartenza sotto lo slogan: “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”. L'iniziativa di confesercenti è a livello nazionale ed è stata lanciata mercoledì 7 aprile. La manifestazione ha alla base una serie di proposte per la ripartenza e che coinvolge gli esercenti di tutta Italia duramente provati dalla conseguenza delle chiusure a causa della pandemia. Le proposte sono oggetto di una petizione online, che è possibile sottoscrivere sul sito di confesercenti.

Confesercenti del Trentino ha consegnato il documento con le proposte di ripartenza ai rappresentanti istituzionali provinciali in Provincia. “Siamo scesi in piazza con gli imprenditori, con le partite Iva, con chi è duramente colpito da questa situazione drammatica e ora stagnante" afferma il presidente di Confesercenti del Trentino, Renato Villotti. "Sono migliaia le attività che stanno definitivamente chiudendo. Migliaia i lavoratori che perderanno il lavoro. Serve un’azione d’urto che ci consenta di poter uscire da questo pantano. Non c’è più da aspettare servono sostegni adeguati, credito immediato e dilazioni nel lungo periodo del credito già concesso, ma soprattutto serve un piano per la ripartenza. Vogliamo riaprire subito, perché siamo in grado di farlo in totale sicurezza. Tutti vogliono riprendere a lavorare, riappropriandosi della propria vita e della propria dignità”.

Confesercenti del Trentino ha quindi incontrato nella mattinata di mercoledì il presidente della provincia Maurizio Fugatti e nel pomeriggio il Commissario del Governo Sandro Lombardi. All’incontro sono state ribadite le necessità delle attività economiche: sostegni adeguati alle perdite realmente subite e ai costi fissi sostenuti, credito immediato e un piano per permettere alle imprese di riaprire in sicurezza.

Le proposte

Sono quasi una ventina le proposte avanzate dall'associazione, divise in quattro aree: sostegni alle imprese, fiscalità, credito alle imprese e riaperture. 

Proposte sui sostegni alle imprese

  • previsione di un “Contributo una tantum automatico” calcolato percentualmente sulla base del contributo già previsto dal Decreto Sostegni che garantisca un immediato sostegno in termini di liquidità alle imprese e professionisti in profonda crisi finanziaria;
  • un sostegno reale e trasversale per la ripresa e la continuità prospettica aziendale di tutte le imprese italiane danneggiate dalla crisi con la previsione di un ulteriore Contributo a fondo perduto che abbia le seguenti regole d’accesso: scostamento del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 di almeno il 30% rispetto al fatturato e i corrispettivi dell’anno 2019. L’ammontare del contributo dovuto si calcola sulla base di una quota dei costi effettivamente sostenuti dall’imprenditore nell’anno 2020 e strettamente inerenti all’attività d’impresa. Il calcolo per il 2021 è calcolata per una quota pari al 25% dei costi inerenti ed effettivamente sostenuti nell’esercizio 2020 da tutti i soggetti economici che rispettino il requisito d’accesso. Il contributo è erogato in quote mensili di pari importo fino al termine dello stato d’emergenza.

Poposte sulla fiscalità

  • Reintroduzione del “Tax credit locazioni” secondo le medesime regole previste per tale disciplina nei periodi di applicazione. Tale previsione dovrebbe essere concretizzata almeno dal mese di gennaio 2021 al mese di giugno 2021 stante il fatto che nel primo quadrimestre dell’anno la maggior parte delle imprese commerciali è stato sottoposto a misure restrittive;
  • fiscalità di vantaggio per imprese e lavoratori autonomi di minori dimensioni: previsione di un“Tax Credit per i contribuenti di minori dimensioni” che abbiano un volume d’affari non superiore a 2 Mln di Euro. Il beneficio fiscale consiste nel riconoscimento di un credito d’imposta, cedibile anche a terzi, pari al 60% dei costi sostenuti nell’anno 2020 per l’esercizio dell’attività d’impresa o di lavoro autonomo (costi inerenti all’attività d’impresa e professionale effettivamente sostenuti ed adeguatamente certificati). Il credito è riconosciuto alla generalità dei soggetti individuati indipendentemente dalle condizioni di “incapienza fiscale” o “perdita fiscale”;
  • ampliamento della disciplina “Super bonus 110%” agli immobili strumentali o comunque utilizzati nell’esercizio dell’attività d’impresa al fine di rendere ancor più appetibile uno strumento giudicato positivo. Tale previsione avrebbe effetti positivi e propulsivi dei vari settori economici coinvolti;
  • reale semplificazione nella “circolazione dei crediti fiscali” con relativa razionalizzazione delle procedure attualmente previste e della mole documentale richiesta. Tale previsione porterebbe ad un reale vantaggio economico circolare con conseguente costituzione di una vera e propria moneta fiscale.

Proposte sul credito alle imprese

  •  Temporary Framework: allungamento durate finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI (di cui alla L. n. 662/96) fino a 15 anni. Operatività del Fondo di Garanzia: durata massima fino a 15 anni; percentuale di garanzia pari al 90% fino a 10 anni e dell'80% oltre 10 anni; importi massimi che dovranno rispettare i limiti attualmente in vigore;
  • esclusione “temporanea” dalle misure di "concessione" le nuove operazioni oggetto di rinegoziazione / consolidamento garantite dal fondo di garanzia per le imprese che hanno avuto un calo del fatturato nell’esercizio 2020 rispetto all'esercizio 2019 prevedendo su tali operazioni incremento del 25% di liquidità aggiuntiva del debito da rinegoziare/consolidare. L’allungamento fino a 15 anni delle operazioni garantite a valere sul TF e la possibilità di consolidare/rinegoziare le operazioni su indicate con aggiunta del 25% di liquidità aggiuntiva;
  • estendere ed ampliare la portata dell'intervento del Fondo di Garanzia almeno al 31.12.2021. Tale previsione, per le imprese con un massimo 249 dipendenti e sede in Italia, quale intervento "straordinario" del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI con garanzia concessa gratuitamente, copertura all'80% su qualsiasi operazione (non ricompresa nel Temporary Framework), accesso garantito senza utilizzo del modello di valutazione del fondo; importo massimo totale per azienda di 5 milioni di euro (superato tale limite le PMI potranno utilizzare plafond di garanzie SACE);
  • prorogare le moratorie ex art. 56 fino al 31/12/2021;
  • modificare l’art. 111 del TUB sul tema del “Microcredito” aumentando le soglie oggi previste, eliminando le limitazioni attuali con l’ampliamento della platea dei soggetti beneficiari e dei coefficienti economici e patrimoniali richiesti ed un allungamento delle durate attualmente disciplinate

Proposte sulle riaperture

  • Per il comparto della Ristorazione in zona gialla prevedere: somministrazione consentita fino alle 22 (dalle 18 servizio esclusivamente al tavolo), asporto consentito fino alle 22, delivery libero;
  • per il comparto dei Bar in zona gialla prevedere: somministrazione consentita fino alle 20 (dalle 18 servizio esclusivamente al tavolo), asporto consentito fino alle 22, delivery libero;
  • per il comparto della Ristorazione e dei Bar in zona arancione prevedere: somministrazione consentita fino alle 18, asporto consentito fino alle 22, delivery liberi;
  • per le attività presenti nei Mercati, nei Centri e gallerie commerciali ed altre strutture assimilabili in zona gialla e arancione prevedere: nessuna preclusione nelle giornate festive e prefestive nel rispetto dei protocolli e delle linee guida regionali;
  • per il comparto del Commercio ambulante in zona rossa la previsione di sospendere i mercati ad eccezione delle attività dirette alla vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, nonché dei generi di prima necessità individuati nell'allegato 23;
  • per il comparto dei Servizi di barbiere e parrucchiere prevedere l’apertura nel rispetto dei protocolli e delle linee guida regionali.

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