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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Centro storico

A Trento negozi aperti la domenica da gennaio a settembre

È su questa proposta che l'assessore Fabiano Condini si è confrontato con associazioni dei commercianti, sindacati e rappresentati dei consumatori, in tre distinti incontri questa mattina

Derogare alle chiusure festive dei negozi per nove mesi l'anno, cioè da gennaio a settembre, oltre alle aperture festive di dicembre. È su questa proposta che l'assessore Fabiano Condini si è confrontato con associazioni dei commercianti, sindacati e rappresentati dei consumatori, in tre distinti incontri questa mattina. Se la proposta otterrà il via libera del consiglio comunale, i negozi potranno tenere aperto tutte le domeniche dell'anno, escluso ottobre e novembre.

L'ipotesi della giunta comunale, come ha spiegato il titolare delle deleghe allo Sviluppo Economico, è l'applicazione di quanto prevede la legge provinciale in termini di aperture festive per i comuni ad alta attrazione commerciale come è il caso di Trento ed è una decisione non definitiva, dettata dalla necessità di tutelare l'amministrazione comunale da possibili contenziosi a seguito sia della recente sentenza della Corte costituzionale che di fatto stabilisce la legittimità delle liberalizzazioni introdotte dal governo Monti in tutto il territorio nazionale sia degli attesi pronunciamenti del Tar sulla questione. “Siamo di fronte ad un rischio ineludibile – ha spiegato Condini - e anche la Provincia ci suggerisce di muoverci in questa direzione. Il nostro auspicio è che entro settembre si arrivi ad una chiara definizione del quadro normativo e giuridico”.

Di fronte alla proposta i rappresentati dei commercianti, Unione Commercio e Turismo, Confesercenti e Cooperazione-Sait, hanno espresso parere favorevole perché imposto dalla situazione. Le associazioni di categoria, infatti, hanno sottolineato come l'estensione delle aperture in un periodo di crisi dei consumi rischia di trasformarsi solo in un aggravio di costi per le imprese.

Diversa la posizione delle sigle sindacali: Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, pur capendo le ragioni della scelta dell'Amministrazione, hanno chiarito di non condividerla né approvarla, suggerendo di prendere maggior tempo prima di arrivare all'estensione proposta. L'assessore Condini ha comunque rassicurato le parti, affermando che il Comune è pronto a cambiare rotta se ci saranno scelte normative e giurisprudenziali che vanno nella direzione di un contenimento delle aperture. Ha inoltre chiarito che le ragioni dei lavoratori e le difficoltà di conciliazione famiglia-lavoro stanno a cuore all'intera giunta comunale. Imprese, consumatori e sindacati dovranno esprimere un parere entro lunedì prossimo; sempre lunedì la proposta arriverà all'esame della commissione Bilancio e, dunque, verrà depositata per la discussione in consiglio comunale nell'ultima seduta di gennaio.

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