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Economia

Le multe per chi non accetta pagamenti col Pos

Le nuove regole prevedono l'applicazione di sanzioni per commercianti, artigiani e professionisti che non consentiranno ai propri clienti di pagare con carte di credito o debito. Le cose da sapere

Da fine giugno scatteranno le multe per commercianti, artigiani e professionisti che non consentiranno ai propri clienti di pagare con carte di credito o debito tramite Pos. Dal 30 giugno entreranno in vigore le nuove regole contenute nell'ultimo decreto per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): prevedono non più solo l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici, ma anche l'applicazione di sanzioni in caso di mancato adeguamento alla normativa. L'obiettivo delle nuove regole è quello di perseguire in ogni modo e a ogni livello l'evasione fiscale. Per questo il decreto legge 36 del 30 aprile 2022 del Consiglio dei ministri ("Ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza Pnrr") ha anticipato di sei mesi l'entrata in vigore delle multe.

Come racconta Today, negli ultimi anni le sanzioni sono state al centro di molti provvedimenti, ma non sono mai entrate effettivamente in vigore: spesso sono state le forze politiche a premere per fare marcia indietro. Questa volta, invece, il testo uscito dal Consiglio dei ministri non è stato modificato dal Parlamento e così, a partire da giovedì 30 giugno, scatteranno le multe. Per chi rifiuta il pagamento elettronico, a prescindere dalla cifra, ci sarà una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l'accettazione. Per fare un esempio: per uno scontrino di 100 euro a cui sia negato il pagamento con carta, la sanzione per l'esercente sarà pari a 30 euro a cui aggiungere il 4% di 100 euro, per un totale quindi di 34 euro.

L'elenco delle categorie interessate è lungo: dagli artigiani come falegnami, fabbri e idraulici, a ristoratori e baristi, a negozianti e anche ambulanti. L'obbligo riguarda poi anche notai, avvocati, ingegneri, geometri, commercialisti, medici, consulenti del lavoro e dentisti. Le associazioni dei consumatori da una parte plaudono alla novità, ma dall'altra sottolineano la necessità di ridurre i costi di gestione della moneta elettronica per incentivare il suo corretto utilizzo. Inoltre, lanciano l'allarme sugli "escamotage" a cui commercianti e professionisti potrebbero fare ricorso per aggirare le multe.

Il Codacons ha spiegato che le disposizioni "escludono l'obbligo di pagamento con il Pos in caso di oggettiva impossibilità tecnica: il commerciante che dichiara di avere il Pos fuori uso non è passibile di sanzione. Non solo. Per essere in regola con la nuova norma, esercenti e professionisti potrebbero limitarsi ad accettare anche un unico circuito e una sola tipologia di carta di debito (per esempio il bancomat) e una sola di credito, restringendo così il diritto degli utenti a pagare con Pos". Assoutenti, invece, ha sottolineato che i costi legati al Pos a carico dei commercianti restano tuttora elevati. Per l'associazione "è necessario azzerare del tutto le commissioni interbancarie e gli altri balzelli richiesti agli esercenti".

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