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Economia

Caro, carissimo Trentino: l’inflazione ci costa 3.219 euro all’anno

Superata Bolzano, la nostra provincia segue solo Milano in fatto di rincari. Anche Coldiretti è preoccupata

L’inflazione si è abbattuta sulle famiglie trentine come una scure. Lo conferma il Codacons, analizzando i dati diffusi dall’Istat, secondo i quali l’aumento dei prezzi nella nostra provincia, nel 2022, è costato a ogni famiglia 3.219 euro, con un tasso medio annuo del 12,3%.

Nella poco invidiabile classifica dei rincari, Trento è dietro solo a Milano in fatto di aumento dei costi. Superata anche Bolzano, dove gli aumenti sono costati 3.189 euro a famiglia, per un tasso medio annuo del 12%. Il dato trentino, poi, è anche superiore a quello nazionale, che si attesta a 2.369 euro (8,1% di tasso).

Effetti che si vedono, evidentemente, nella spesa quotidiana, soprattutto in fatto di consumi alimentari. Un’area che ben conosce il presidente della Coldiretti del Trentino Gianluca Barbacovi, che non nasconde la preoccupazione per questi numeri: “Servono rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare, riducano la dipendenza dall’estero e garantiscono un giusto prezzo degli alimenti per produttori e consumatori. Bisogna raddoppiare da 5 a 10 miliardi le risorse destinate all’agroalimentare nel Pnrr spostando fondi da altri comparti per evitare di perdere i finanziamenti dell’Europa. È necessario combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori ed il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali”.

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