L’impresa in Trentino è sempre più donna. Ma resta il gap di genere
È quanto emerge dall’indagine della Camera di Commercio di Trento. Bort: “La strada è ancora lunga”
Fare impresa in Trentino? Una questione da “quote rosa”; anche se, va detto, si può ancora migliorare, e pure parecchio. È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento, in cui si nota come le cariche attive ricoperte da donne siano 19.476, ovvero il 25,5% sul totale.
Rispetto a Bolzano (24,7%) le cose vanno meglio nella nostra provincia, ma è anche vero che dal 2018 ad oggi, l’incremento è stato solo delle 0,8%, praticamente 160 cariche in più. Ergo, bene ma non benissimo. Ma, a livello di cariche, come sono i numeri delle donne trentine? “Socia” è la carica principale, con il 34,6% del totale, che quasi doppia la quota maschile (i soci sono al 19,1%). In Trentino sono titolari il 31,2% delle donne e amministratrici il 26,8%; nonostante in questo caso il gap di genere sia invece più marcato, dal 2018 ad oggi le cariche di “amministratrici” e di “titolari” sono aumentate del 5,7% e del 2,2%.
Sono le “senior” quelle che svolgono ruoli apicali nel mondo dell’impresa trentina: tra i 50 e i 69 anni sono il 45,7% e tra i 30 e i 49 il 37,2%, mentre le giovani imprenditrici under 30 ricoprono ruoli di responsabilità solo nel 5,1% dei casi. Numeri che fanno commentare così il presidente della Camera di Commercio di Trento Giovanni Bort: “La presenza delle donne nelle posizioni di vertice delle nostre imprese è numericamente significativa ma la strada verso la parità con quella dei loro omologhi maschili è ancora lunga da percorrere. Risulta quindi sempre più importante promuovere azioni e interventi in grado di favorire l’accesso delle donne ai ruoli dirigenziali. I dati ci dicono che, riguardo a formazione e competenza, ci sono tutti i presupposti per puntare a un maggiore equilibrio tra i generi ma, forse, quello di cui c’è ancora più bisogno è un cambio culturale”.
