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Economia

Il mercato immobiliare trentino cresce del 7%

Pesa l'incognita del bonus 110 per cento che "dopo aver dato ossigeno al settore, si sta sviluppando oltre i confini iniziali"

È positivo il saldo delle compravendite immobiliari in Trentino nel primo trimestre del 2022: secondo i dati dell’agenzia delle entrate, il numero degli acquisti di immobili è salito del 6,81 per cento rispetto allo stesso intervallo dell’anno precedente. “Un dato che ci fa essere positivi, in un momento che è tuttavia ancora molto delicato”, commenta il presidente della Federazione italiana mediatori agenti d’affari (Fimaa) Severino Rigotti.

“Il 2021 doveva essere un anno che ci forniva indicazioni su come avrebbe reagito il mercato dopo la pandemia e si è chiuso positivamente - ha detto il direttore dell’ufficio provinciale territorio dell’agenzia delle entrate Paolo Borzaga -. La tendenza dei primi mesi del 2022 indica quindi un mercato positivo, che cresce”. In particolare, il 2021 ha registrato un +18,4 per cento sul 2020 (ma il dato è condizionato dal covid) e un +9 per cento sul 2019 (anno considerato “normale”).

Il report trimestrale è stato presentato questa mattina, giovedì 5 maggio, nella sede di Confcommercio Trentino. La categoria delle agenzie immobiliari copre tra il 50 e il 60 per cento del mercato trentino. Cresce anche il lavoro per i notai trentini: “Registriamo una crescita del 22 per cento degli atti notarili relativi agli immobili ad uso abitativo - ha detto il presidente del collegio notarile di Trento e Rovereto Orazio Marco Poma -. Crescono anche i terreni con un +15 per cento e il comparto commerciale/industriale con un +44 per cento”.

Bene anche il mercato dei mutui, sia per quanto riguarda nuove stipule, sia per le rinegoziazioni: il valore degli atti è cresciuto del 25 per cento. “L’impressione - ha detto Poma - è che la voglia di casa sia sostenuta, anche se una crescita a doppia cifra difficilmente potrà essere mantenuta nel corso dell’anno. È più verosimile che si tratti di un momento particolare che nei prossimi mesi si normalizzerà su valori meno eclatanti”.

Nonostante i numeri positivi, “il mercato sta vivendo una fase molto complicata: dopo una prima fase che dato ossigeno al settore, il bonus 110 per cento si sta sviluppando oltre i confini iniziali - afferma Rigotti -. I rincari delle materie prime spingono i prezzi del nuovo al rialzo, anche se il dato delle compravendite di terreni in aumento è un ottimo segnale, perché indica che ci sono progetti di investimento. Nei prossimi mesi dovremo osservare il comportamento degli istituti di credito per capire come si orienterà il costo del denaro. Certo è che in questi mesi si stanno riducendo le inserzioni di vendita sui portali online, il che può significare un atteggiamento di attesa da parte dei proprietari”.

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