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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

In Trentino gli uomini arrivano a guadagnare anche il 30% in più delle donne

L'analisi sulla differenza salariale condotta dall'Ispat

L'Ispat (Istituto di statistica della Provincia di Trento), ha recentemente pubblicato il suo ultimo rapporto, aggiornato al 2018, sulle differenze retributive di genere in Trentino. L'analisi condotta dall'istituto evidenzia una differenza enorme tra gli stipendi percepiti dagli uomini e quelli percepiti dalle donne: in Trentino infatti, la retribuzione media giornaliera ammonta a 87,4 euro. Il divario però è enorme: 100,7 euro per gli uomini, a fronte di 69,3 euro per le donne. Da qui quello che viene definito il differenziale salariale 'grezzo' (Gender pay gap), pari al 31,2%.

gender pay gap-2È importante sottolineare che l’indicatore sul Gender pay gap, cioè il differenziale salariale donna-uomo, è utilizzato dalla Commissione europea per mettere a confronto i salari percepiti da uomini e donne nei paesi dell’Unione europea. Nel 2018 le statistiche dell’Unione europea fotografano una retribuzione media per ora lavorata dalle donne del 14,1% inferiore rispetto agli uomini. In Italia il differenziale si posiziona al 3,9%.

Il differenziale salariale 'grezzo', come evidenzia l'Ispat nel rapporto, è un indicatore che ha il pregio di essere semplice da calcolare, ma presenta anche i limiti dovuti alle distorsioni che si possono avere quando le due popolazioni che vengono messe a confronto (uomini e donne) hanno caratteristiche individuali diverse (per età anagrafica, anzianità lavorativa, livello d’istruzione, settore in cui lavorano, dimensioni dell’impresa in cui lavorano, ecc.). Il dato sul Gpg cambia infatti notevolmente se si considera, ad esempio, il differenziale tra lavoratori a tempo pieno e lavoratori a tempo parziale. Nel primo caso l’indicatore per il Trentino è pari al 16,0%, mentre nel secondo caso scende al 9,0% e su queste percentuali gioca un ruolo importante l’elevata incidenza di donne impiegate a tempo parziale (il 54,5% contro il 16,6% degli uomini).

Tra l'altro, evidenzia ancora il rapporto, le economie sviluppate presentano un valore del Gpg generalmente elevato: in Germania l’indicatore è pari al 20,1%, in Gran Bretagna al 19,8%, in Francia al 15,8%.

Nei settori in cui la retribuzione giornaliera media è relativamente minore si osserva parallelamente un valore del Gpg marcatamente più contenuto. Un esempio è rappresentato dal comparto dei servizi di alloggio e ristorazione dove il Gpg scende al 15,2% e dove, appunto, la retribuzione, sia maschile che femminile, risulta essere fra le più basse tra tutti i settori economici analizzati. Viceversa, nei settori dove la retribuzione è elevata, anche il Gpg risulta generalmente maggiore. Un esempio è rappresentato in questo caso dai comparti immobiliare e finanziario- assicurativo che presentano un Gpg superiore al 30%.

Il differenziale retributivo di genere aumenta tendenzialmente con l’età: mentre però le retribuzioni giornaliere medie delle lavoratrici non si differenziano in modo significativo al crescere dell’età, quelle dei maschi presentano incrementi considerevoli passando dai 103,1 euro nella classe 35-39 anni ai 134,6 euro nella classe 60-64 anni.

Il rapporto completo è consultabile a questo link.

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