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Economia

Continua il calo dei fallimenti in Trentino: 48 nel 2022

Il trend in discesa confermato dal 2016. Bort (Camera di Commercio): “Le imprese dimostrano tenacia”. Ma l'inflazione fa paura

Un 2022 positivo per quanto riguarda le procedure fallimentari in Trentino: secondo i dati della Camera di Commercio, infatti, sono state 48 le aperture di fallimento e di liquidazioni giudiziali rilevate nei tribunali di Trento e Rovereto. Insomma, un autentico abisso rispetto alle 145 del 2016.

Nello specifico, si tratta di 2 ditte individuali, 8 società di persone e 38 società di capitale che lo scorso anno hanno dovuto dichiarare fallimento. Realtà soprattutto cittadine (21 avevano sede a Trento), ma anche a Rovereto (4), Lona-Lases (3), Lavis, Moena, Pergine Valsugana e Imer con 2 fallimenti ciascuno, mentre le restanti 12 sono dislocate nel territorio. A fallire sono state soprattutto realtà edili, ma anche imprese commerciali e di servizi alle imprese, così come trasporti e logistica, servizi alla persona e alberghi e ristoranti.

Così il presidente della Camera di Commercio di Trento Giovanni Bort: “Le imprese trentine hanno dimostrato ancora una volta di possedere le capacità e la tenacia necessarie per riuscire a superare anche gli ostacoli più duri e imprevedibili. Ce lo indica il costante, e per certi versi sorprendente, calo dalle procedure fallimentari registrato nonostante la crisi pandemica, forse il periodo più ostico per la nostra economia dall’ultimo Dopoguerra. Rimangono comunque le difficoltà del presente, una su tutte il costo dell’energia e la fatica che stiamo riscontrando a livello nazionale nel riuscire a renderci autonomi e affrancarci da rifornimenti esteri. Ma preoccupa anche un’inflazione non ancora sotto controllo e capace di contribuire seriamente all’avvicinarsi di una pesante fase recessiva”.

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