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Economia, decreto Ristori 2021: le novità

L'ipotesi di un un sostegno generalizzato, simile per tutti, a prescindere dal colore della regione

Dovrebbe arrivare entro venerdì 15 gennaio il nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) con le nuove direttive anti-contagio. Oltre alle "regole" si parla anche di forme di sostegno alle attività economiche fermate dai provvedimenti che hanno iniziato a farsi sentire in Italia da fine febbraio del 2020. Sono in tanti tra imprese, realtà, commercianti che anche a inizio gennaio portano avanti le loro proteste, perché stremati dalle conseguenze che l'emergenza sanitaria e le restrizioni hanno portato nella loro vita.

Il quinto decreto della categoria "Ristori", il primo per il 2021, inizia a prendere forma. Come riporta Today, però, il governo Conte si trova a dover lavorare a questo decreto in settimane complesse nello scenario politico, con la crisi di governo che incombe. Si punterà ad allargare il deficit, per ora previsto dall'esecutivo al 7 per cento del Pil, di 1,5 punti, vale a dire un incremento di circa 24-30 miliardi. Come illustra Riccardo Petrini su Repubblica, «si dovrà chiudere l’anno orribile con una misura definitiva che potrebbe assumere la forma di una detrazione fiscale speciale e non ricalcare la tradizionale erogazione a fondo perduto». Niente più solo contributi a fondo perduto, ma nuove strategie quindi. La novità grossa sarà il probabile allargamento delle categorie interessate dagli aiuti. Si sfonderebbe la quota dei 160 codici Ateco. 

Inoltre, un altro elemento definito da Today "di rottura" sarebbe quello che riguarda dove saranno erogati gli aiuti. Pare stia per aprirsi la strada per il sostegno generalizzato, simile per tutti, a prescindere dal colore in cui è stata classificata la propria regione: rossa, arancione o gialla, in cui si è operato. Inoltre, si parla di misure concrete «per coloro che hanno avuto perdite di fatturato nei primi sei mesi dello scorso anno non più ad aprile 2020 su aprile 2019», scrive oggi il quotidiano romano. C'è anche la possibilità che possano entrare a far parte del decreto Ristori 5 anche i professionisti “ordinisti” (avvocati, architetti, ecc.). Sul tavolo anche il rinnovo delle risorse per la cassa integrazione Covid. 

Qualche altro numero: il decreto Ristori 5 dovrebbe quindi prevedere aiuti per gli autonomi e partite IVA nella misura dell'erogazione di un bonus da 1000 euro. Dovrebbero poter accedere al bonus coloro che hanno risentito della crisi, quindi dapprima si terrà conto del calo del fatturato di circa il 30%. Probabilmente si terrà conto della data di apertura della partita iva e se si è in regola con il pagamento dei contributi versarti all'Inps prima della pandemia.

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