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Economia

Approvato il decreto Aiuti bis: quanto aumentano stipendi e pensioni

Molte le misure di sostegno a famiglie e imprese, ma aumenti di salari e pensioni ben distanti dai 200 euro di luglio

Il governo di Mario Draghi, in carica per gli affari correnti, corre ai ripari e approva un nuovo consistente pacchetto di sostegni per attutire gli effetti dei rincari di luce e gas in arrivo con le prossime bollette. Aumenti che si annunciano a doppia cifra visto il perdurare di quotazioni alle stelle per il gas che ieri si è attestato poco sotto i 200 euro per megawattora. Anche così si spiega la scelta dell’esecutivo di accelerare sulle nuove misure contro il caro energia con quasi 8,4 miliardi di euro di risorse sui 17 miliardi di dote complessiva - di cui 14,3 liberati dall’assestamento di bilancio, ai quali si aggiungono altri 2 miliardi fuori da quel perimetro -, alla base del decreto Aiuti bis approvato ieri dal Cdm, che contiene molte misure di sostegno a famiglie e imprese. Il provvedimento, che da metà settembre sarà all'esame del parlamento, rappresenta l'ultimo pezzo del puzzle disegnato dal governo di Mario Draghi. E, riferiscono fonti di governo presenti alla riunione, è stato approvato con "riserva tecnica su due articoli".

Il tutto "senza effettuare alcun scostamento, grazie al buon andamento dell'economia", spiega il premier. In due anni l'Italia, "anche grazie ad una ritrovata credibilità internazionale", ha conosciuto una crescita di 10 punti come mai era avvenuto in passato. E nel 2022 "cresciamo più di Germania, Francia e Usa". Il problema per Draghi sono i prossimi mesi, "le nuvole che si stagliano all'orizzonte, la crisi energetica, la corsa dei prezzi, il rallentamento del resto del mondo, l'instabilità anche politica e quella geopolica". Di qui l'esigenza di continuare a sostenere l'economia. Tra le misure: il taglio del cuneo fiscale di 1,6 miliardi per i lavoratori dipendenti, anticipo del conguaglio delle pensioni per un costo di 2,4 miliardi, bonus energia e sconto nelle bollette, tassa sugli extragettiti realizzate dalle imprese energetiche, incremento del fondo per la realizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina, aumento di capitale di 1 miliardo per salvare l'ex Ilva, estensione del bonus di 200 euro per i lavoratori dipendenti, introduzione della figura del prof 'esperto', a cui andranno 5.650 euro in più l'anno.

Lavoro e pensioni: come stanno davvero le cose

Il taglio del cuneo fiscale sale dall'1 all'1,2% a partire da questo mese (e sino a fine anno). Ai sindacati ancora non basta, come non basta al ministro del lavoro Andrea Orlando che ieri in Consiglio dei ministri ha insistito per fare di più. "Il taglio deve essere ben percepibile" ha sostenuto, puntando a rafforzare l'intervento in sede di conversione del decreto. In base a una simulazione fatta dalla Uil gli aumenti di salari e pensioni per effetto del nuovo decreto aiuti sono "irrilevanti". Il sindacato ieri ha diffuso una simulazione usando come base di calcolo per i salari la decontribuzione dell'1% per redditi sino a 35 mila euro lordi riportata testo entrato in Consiglio dei ministri per dimostrare che il «guadagno»per i lavoratori dipendenti va da un minino di 36,92 ad un massimo di 161,52 euro in sei mesi. Quanto alla rivalutazione del 2% delle pensioni questa produce da 31,46 a 154,16 euro in più in tre mesi.

L'aumento dall'1 all'1,2% della decontribuzione è giudicato dalla Uil "comunque insufficiente" perché, a seconda dei redditi, aggiungerebbe appena da 1 a 6 euro in più al mese. L'effetto sulle buste paga dei lavoratori, in particolare per quelli con lavori discontinui o retribuzioni più basse sarebbe abbastanza modesto: con un reddito annuo lordo pari a 8.000 euro il beneficio complessivo del taglio dell'1% sarebbe di 36,92 euro lordi per le mensilità percepite da luglio a dicembre, circa 6 euro lordi in più al mese. Per la fascia di reddito medio dei lavoratori dipendenti del settore privato, pari a circa 20.111 euro annue, il beneficio per il secondo semestre 2022, sarebbe invece complessivamente di 92,82 euro lordi, 15,47 euro lordi mensili. A 30 mila si avrebbero 23,08 in più al mese e 138,46 nel semestre, mentre a 35 arriva a 26,92 in un mese e a 161,5 in sei.

Sul fronte pensioni pensioni, l'anticipo parziale della rivalutazione pari al 2% (anche in questo caso con un tetto massimo di 35 mila euro lordi l'anno) porta a un incremento medio degli assegni previdenziali di 19 euro lordi al mese, che diventano 57 nel trimestre a fronte di una media di 952 euro corrisposti dall'Inps. Un aumento - sintetizziamo - di circa 10 euro lordi al mese ogni 500 euro di pensione percepita. Con una pensione pari a 2 volte la minima (1.049 euro) si ottengono 20, 97 euro lordi al mese, a 3 volte la minima 31,46 euro, a 4 volte 41.95 euro e con una pensione pari a 5 volte la minima (2.622 euro lordi al mese) si ottiene un aumento di 51,39 euro in un mese e di 154.16 in tre mesi.

Va poi aggiunto un ulteriore incremento dello 0,2%, che corrisponde al conguaglio dell'inflazione riconosciuta per quest'anno, ma siamo davvero agli spiccioli, perché la situazione non cambia: ogni 500 euro di pensione quest'ulteriore ritocco rende appena 1 euro lordo in più al mese.

In linea di massima, importi ben distanti dai 200 euro netti erogati col bonus di luglio.

Le misure in sintesi

Il cuneo fiscale

Taglio dei contributi previdenziali a carico edi lavoratori fino a dicembre 2022 per un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro. ''In via eccezionale, per i periodi di paga dal primo luglio 2022 al 31 dicembre 2022, compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei predetti periodi di paga, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore'' è incrementato di un punto percentuale. ''Tenuto conto dell'eccezionalità della misura di cui al primo periodo, resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche''. Gli oneri sono valutati in 786 milioni di euro per il 2022 e in 831 milioni di euro per il 2023, per un totale di 1,6 miliardi.

L'anticipo del conguaglio delle pensioni

''Al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2022 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, in via eccezionale'' il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2021 è anticipato al primo ottobre 2022". Il costo della misura è stimato in 2,4 miliardi di euro (2.381 mln). L'articolo 'Anticipo della rivalutazione delle pensioni all'ultimo trimestre 2022' prevede che ''la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2022 è anticipata, per una quota pari a due punti percentuali, con decorrenza dal primo ottobre 2022, con relativo riconoscimento anche sulla tredicesima mensilità''.

Il bonus energia e lo sconto bollette

Rafforzamento del bonus sociale per energia elettrica e gas per i clienti domestici economicamente svantaggiati e i clienti domestici in gravi condizioni di salute. L'obiettivo è quello di "mantenere inalterata rispetto al trimestre precedente la spesa dei clienti agevolati corrispondenti ai profili-tipo dei titolari dei suddetti benefici".

"Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, l'Autorita' di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) provvede ad annullare, per il quarto trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema elettrico applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW". "Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, l'Arera provvede ad annullare, per il quarto trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico".

Il bonus 200 euro

Il bonus di 200 euro per i lavoratori dipendenti viene esteso a coloro che non ne hanno beneficiato nella prima parte dell'anno. Ai lavoratori dipendenti che ''nel primo semestre dell’anno 2022 non hanno beneficiato dell'esonero'' dei contributi previdenziali previsti dalla legge di bilancio 2022 poiché interessati da eventi coperti figurativamente dall’Inps, e che non siano stati beneficiari dell’indennità di 200 euro ''è riconosciuta, in via automatica, l’indennità per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nel mese di ottobre 2022''. Il bonus è riconosciuto, ''previa dichiarazione del lavoratore di non aver beneficiato'' in precedenza dell’indennità e di essere stato destinatario di eventi coperti figurativamente dall’Inps nel primo semestre dell'anno 2022. ''L'Inps, a domanda, eroga l’indennità di cui al presente comma ai lavoratori aventi diritto alla predetta indennità, laddove non erogata dai datori di lavoro''.

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