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Economia, crescono le imprese femminili in Trentino

Le imprese guidate da donne sono il 18,5 per cento: meglio dell'Alto Adige (18,2), ma peggio della media nazionale (20,6)

Buone notizie per l’economia femminile in provincia di Trento: alla camera di commercio sono registrate 9.469 imprese femminili, in aumento di 111 unità (+1,2 per cento), rispetto allo stesso periodo del 2021.

A dirlo sono i dati del registro imprese della camera di commercio di Trento, aggiornati allo scorso 30 giugno. Ad oggi, le imprese guidate da donne rappresentano il 18,5 per cento delle 51.304 attività operanti in provincia, un valore di poco superiore a quello dell’Alto Adige (18,2 per cento), ma inferiore al dato nazionale e a quello del nord-est (entrambi pari al 20,6 per cento).

“Considerando la serie storica dei dati - commenta Claudia Gasperetti, coordinatrice del comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile di Trento - è interessante mettere in luce la costante crescita del numero di attività guidate da donne dal 2018 a oggi. Si tratta di una successione di annate segnate da incredibili difficoltà sanitarie, economiche e sociali che, in termini complessivi, hanno messo a dura prova la capacità di resistenza di numerose imprese femminili, senza però minarne la sopravvivenza né comprometterne la ripresa”.

Il settore in cui le imprese femminili sono più presenti si conferma essere l’agricoltura (1.964 unità). Agricoltura, commercio (1.839 unità) e turismo (1.543 unità) coprono assieme oltre il 56 per cento dell’attività economica femminile dell’intera provincia. Seguono i cosiddetti “altri settori” (istruzione, sanità e assistenza, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, con 1.437 unità), i servizi alle imprese (1.347 unità), il manifatturiero, energia e minerario (471 unità).

Se confrontati con i dati del giugno scorso, i comparti che riportano una maggiore crescita di imprese in termini assoluti sono quelli dei servizi alle imprese (+84 unità) e del commercio (+20 unità).

Il tessuto imprenditoriale femminile è composto prevalentemente da micro-imprese; quasi il 92 per cento delle società guidate da donne non supera i cinque addetti e il 66 per cento non ha più di un addetto.

Per quanto riguarda la forma giuridica, il 66,5 per cento delle imprese femminili è costituito da imprese individuali, il 17 da società di capitale, il 15 da società di persone e il restante 1,5 da altre forme organizzative, soprattutto cooperative.

Da anni, ormai, si assiste a una costante crescita delle società di capitale (+16,4 per cento rispetto al giugno 2018, +3 per cento rispetto al giugno 2021). Una conferma, spiegano dalla camera di commercio, della fase di rafforzamento strutturale in corso nel sistema imprenditoriale femminile.

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