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Dati Bankitalia, rischio 'guerra' tra aziende vicine di Trentino e Alto Adige

Il rapporto sull’andamento dell’economia delle Province di Trento e Bolzano indica che a Trento dal 2007 al 2015 il Pil è calato del 2,4%, mentre a Bolzano è aumentato del 7,6%

"È un quadro in chiaroscuro, verrebbe da dire leggendo i dati della Banca d'Italia in merito alla situazione economica delle due provincie di Trento e Bolzano". Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della Cna del Trentino Alto Adige. Il rapporto sull’andamento dell’economia delle Province di Trento e Bolzano indica che a Trento dal 2007 al 2015 il Pil è calato del 2,4%, mentre a Bolzano è aumentato del 7,6%. "Da una parte – prosegue Corrarati - abbiamo dati non certo incoraggianti in un Trentino dove il Pil non cresce nonostante nei giorni scorsi la Camera di Commercio di Trento avesse indicato una situazione ben diversa con proclami di economia sana. Dall’altra parte c’è un Alto Adige che dimostra come gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie, associati a una legge sugli appalti che cerca di dare lavoro il più possibile alle aziende locali, portino il Pil in netta salita, aiutato da aziende virtuose nell'export".

Corrarati riflette: "Ora però viene da chiedersi come mai due Provincie autonome così vicine non riescano ad avere dati simili. È necessario cercare di sviluppare in Trentino politiche analoghe a quelle messe in atto dalla Provincia di Bolzano. Nel Trentino da una parte va fatta ripartire una politica industriale in grado di avere aziende capaci di trascinare anche i piccoli nella crescita, associata ad una vera politica dei risanamenti energetici e ristrutturazioni edilizie. Dall’altra parte occorre spingere ancora di più sul concetto dell'innovazione aziendale, sia di processo che di prodotti".
 
Anche in Alto Adige non mancano le ombre. "C'è un rischio che emerge dai dati Bankitalia – argomenta il presidente Corrarati – e riguarda soprattutto la città di Bolzano, dove ancora oggi non si applica in modo adeguato la legge sugli appalti: si continua a chiamare decine e decine di aziende per la partecipazione ai bandi anziché utilizzare le procedure semplificate coinvolgendo aziende locali. I dati di una crescita lenta nel Trentino rischiano di attivare una migrazione di aziende in cerca di lavoro nel vicino Alto Adige con il risultato di mettere in concorrenza due territori vicini ma con bacini di lavoro e aziende quasi simili".

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