rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Centro storico

Basu (Bce) al Festival: la crisi è solo iniziata, nel 2015 si rischia il default

"Alla fine del 2015 il denaro iniettato nei paesi in difficoltà dalla Banca centrale europea, come quello dato alla Grecia, deve essere restituito. E da dove lo prenderanno? Verrà tolto dalle banche causando un’ondata di problemi per l’eurozona"

"Alla fine del 2015 il denaro iniettato nei paesi in difficoltà dalla Banca centrale europea, come quello dato alla Grecia, deve essere restituito. E da dove lo prenderanno? Verrà tolto dalle banche causando un’ondata di problemi per l’eurozona se nel frattempo non si prenderanno provvedimenti importanti". Nella creazione stessa dell’eurozona, quindi, ci sono i germi della crisi. Lo ha detto il professore Kaushik Basu, Chief Economist della Banca Mondiale intervendo ad un incontro nell'ambito del Festival dell'economia di Trento moderato dal giornalista Pietro Veronese.

L’esperimento dell’eurozona, come ama chiamarlo Basu, ha dimostrato quali possono essere gli effetti di una mancanza di coordinamento centrale. Ora, la crisi economia europea si è ripercossa anche negli altri stati, anche nei paesi emergenti che temono un peggioramento della situazione. "Saranno 20 o massimo 25 – prosegue Basu - i Paesi che devono incontrarsi, unirsi e coordinare le azioni delle banche centrali nell’ottica di una maggiore collaborazione tra paesi. La risorsa più importante per lo sviluppo economico – continua Basu – era ed è il lavoro. In passato gli indiani lavoravano per l’India, gli italiani per l’Italia, e così via. Oggi la tecnologia ha cambiato tutto. Vi è un bacino comune della manodopera. Questo fa sì che la parte più benestante riesca ad attingere a un bacino di lavoro mondiale perché sono persone più qualificate, mentre quelli meno qualificati non riescono ad uscire dal proprio paese e vanno in contro ai problemi della disoccupazione".  

"Gli Stati Uniti – illustra Basu - hanno un tasso di disoccupazione del 7%, non troppo alto, solo che questo tasso di disoccupazione è un tasso di lunga durata, vale a dire che sono persone che non riescono più a trovare lavoro perché si è verificata una perdita delle competenze". Tutto ciò ha portato a delle profonde disuguaglianze tra ricchi e poveri che non possono essere tollerabili. Un fenomeno che si estende come un virus anche alla vecchia Europa. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Basu (Bce) al Festival: la crisi è solo iniziata, nel 2015 si rischia il default

TrentoToday è in caricamento