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L'appello

Crisi energetica, Cna: "Aumenti del 300%, rischio decimazione di intere filiere"

Dalla crisi energetica alle sfide del Pnrr, diversi i temi affrontati da Cna durante l’assemblea nazionale. Un appello a chi guiderà il Paese dal 26 settembre

Senza interventi concreti ed efficaci per contrastare la crisi energetica, c'è il rischio di assistere a una decimazione di intere filiere produttive. A sostenerlo  e affermarlo, durante l'assemblea nazionale di Cna di settembre, è stato il presidente nazionale Cna Dario Costantini, ricordando che la crisi ha portato le aziende a fare i conti con un aumento del 300% nei primi mesi di questo 2022.

Si è parlato anche delle sfide del Pnrr e della mancanza di lavoratori specializzati durante l’assemblea nazionale di Cna che si è tenuta a Taormina a settembre e alla quale ha partecipato anche una delegazione altoatesina capitanata dal presidente territoriale Paolo Ferrazin, dal vicepresidente Rodolfo Gabrieli e dal segretario Gianni Sarti.

Chiaro il messaggio lanciato dal palco del Palazzo dei Congressi a chi, all’indomani del voto, guiderà il Paese: le imprese hanno un bisogno vitale di una prospettiva di lungo termine, di scala europea, entro cui determinare obiettivi e azioni conseguenti.

"Siamo convinti - dichiarano il presidente Ferrazin e il vicepresidente Gabrieli - che all’introduzione nell’immediato di interventi mirati per ridare fiato alle aziende in crisi di liquidità,  istituendo a livello locale come più volte richiesto da Cna Alto Adige un fondo straordinario alimentato dagli extraprofitti Alperia, si debba intervenire al più presto con misure strutturali che permettano alle nostre aziende di proiettarsi con fiducia verso il futuro. Le piccole e medie imprese sono pronte a fare la propria parte".

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