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Cosa sta succedendo al prezzo del diesel

Nei mesi scorsi c'era stato uno storico sorpasso del diesel sulla verde. Acqua, anzi benzina, passata: il fenomeno spiegato

Il gasolio è tornato a costare meno della benzina senza piombo, in ogni distributore, senza distinzioni di sorta. Prosegue da giorni con costanza il calo dei prezzi del gasolio, sia sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi, sia per quanto riguarda le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa. Nei mesi scorsi c'era stato uno storico sorpasso del diesel sulla verde (qui vi avevamo spiegato le ragioni).

La discesa del diesel è incominciata due settimane fa.  Di solito in inverno le quotazioni internazionali del gasolio sono più alte di quelle della benzina, ma in una situazione generale "normale" l'automobilista non se ne accorge nemmeno quando va dal distributore, perché il differenziale di prezzo tra gasolio e senza piombo poteva raggiungere i 3-4 centesimi di euro al litro, a favore del gasolio, ed era abbondantemente compensato dagli 11 centesimi in meno di accisa di cui gode il diesel.

In estate il piano ha però iniziato a inclinarsi, complici i timori per l'embargo sulle importazioni dalla Russia, da cui l'Europa dipende per circa il 30% del fabbisogno, C'è stata una sorta di corsa ad accaparrarsi le forniture sui mercati in vista della stagione fredda, con il differenziale volato ben oltre i 30 cent al litro, azzerando il vantaggio fiscale.

Dove costa meno la benzina

Come riporta Today, da metà autunno in poi tutto ha ripreso a tendere verso l'equilibrio, verso la vecchia normalità, con una marcata tendenza al ribasso per il gasolio. Il gap di prezzo con la benzina è tornato ai livelli storici, perché le scorte sono alte, arrivano i primi carichi dalla Cina che ha spinto sull'esportazione, e le temperature dell'inverno 2022/2023 sono estremamente miti ovunque. La domanda di gasolio verso la fine dell'inverno va a diminuire (mentre per la benzina ciò non accade, il consumo di benzina è più stabile sui 12 mesi).

Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, conferma al Sole 24 Ore che sulle dinamiche dei prezzi ha pesato l'elevato livello delle scorte di gasolio raggiunto in vista dell'embargo russo, ma aggiunge anche altri elementi: "La domanda per i trasporti e il riscaldamento, soprattutto in Germania, è rallentata. La Russia vende al ribasso sia greggio che prodotti raffinati. E noi compriamo da India e Medio Oriente il diesel fatto col petrolio russo. Infine, la Cina non sta importando molto, nonostante la ripresa".

Insomma, lo storico sorpasso del diesel sulla verde? Acqua, anzi benzina, passata.

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