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Il Consiglio provinciale approva la manovra di bilancio

Ma le minoranze e Fratelli d'Italia si dicono insoddisfatti

Dopo cinque giorni di dibattito è stato approvato oggi pomeriggio, venerdì 29 luglio, il disegno di legge (ddl) sulla manovra di assestamento con 20 sì, 8 no e 4 astensioni. Un assestamento da 577 milioni di euro che interviene su diversi settori: dalla zootecnia, al contratto della Pat, ai bonus per le Rsa.

I consiglieri hanno detto sì, con 19 voti favorevoli, 4 no, un astenuto e 4 non partecipanti al voto, anche alla risoluzione di maggioranza sul Documento di economia e finanza che impegna la Giunta ad allocare le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) a favore di imprese e famiglie a fronte del caro energia e dell’inflazione.

Critico il movimento cinquestelle che, tramite il consigliere Alex Marini, ha parlato di una manovra “che distribuisce risorse a pioggia in una logica elettorale, senza imprimere una direzione di marcia all’economia e alla società trentina”.

Per Onda “l'unica speranza è che i soldi dell’assestamento si riescano a spendere. Non sono arrivate risposte anche su addizionale Irpef, sanità e si è aumentata la burocrazia”.

Per il Pd, che ha votato contro, si sarebbe dovuto premere sull’acceleratore per affrontare subito le emergenze piuttosto che tenere da parte 100 milioni. I dem esprimono però soddisfazione per il bonus energia per le famiglie anche del ceto medio con figli, l’impegno per il miglioramento degli acquedotti e per la riduzione delle tariffe degli asili nido, gli investimenti indirizzati alla zootecnia e il sostegno per i ragazzi più fragili, gli aiuti alle palestre e il bonus covid esteso agli operatori del soccorso volontario.

Per Futura, che ha espresso il proprio voto contrario, nell’assestamento non sono state messe in campo le misure emergenziali per affrontare la crisi. "Abbiamo ottenuto un milione in più per gli affitti - afferma Paolo Zanella - ma va rivista in modo organico la legge sulla casa. Sull’assegno unico si sarebbe potuta ampliare la platea. Ancora una volta si è affrontata la crisi climatica col freno a mano tirato e per la sanità la strada della privatizzazione è stata tracciata. Nulla, infine, è stato fatto per l’accoglienza anche a fronte di un grave fabbisogno di lavoratori".

Anche i consiglieri di Fratelli d'Italia, che è parte della maggioranza a guida leghista e che ha votato sì alla manovra, si dicono "non soddisfatti": "La manovra è interessante ma non è abbastanza. Fratelli d’Italia non è soddisfatta, gli emendamenti del gruppo sono stati tutti bocciati. Un no è venuto sui temi della sanità, su quello del gioco, sul turismo dei disabili, sulle reti idriche dei comuni, sull’Irap per i cavatori di porfido. Piena lealtà è stata confermata al Presidente ma questa lealtà dovrebbe essere anche riconosciuta".

Ottimismo invece da parte di Forza Italia: "La manovra è equilibrata e porterà una ventata di ottimismo a fronte di un orizzonte problematico per le famiglie e le aziende". Per la Lega si tratta di "una manovra veramente impattante che non sarebbe stata pensabile solo qualche mese fa". E difende la decisione di accantonare i 100 milioni per le emergenze.

Ad astenersi il Patt con Ugo Rossi.

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