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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Energia e materie prime in salita: "La situazione è senza controllo: servono aiuti"

La conferenza stampa con le associazioni aderenti a Confcommercio Trentino

Una conferenza stampa congiunta ha visto protagoniste tutte le associazioni aderenti a Confcommercio Trentino. Sul tavolo i problemi che stanno colpendo le imprese del terziario nelle ultime settimane: i rincari di energia e materie prime, uniti al drastico calo dei consumi. Una combinazione che rischia di scatenare una situazione senza controllo in un momento in cui si sta invece cercando una difficile ripresa. L'appello di Confcommercio è quello di portare il tema all'attenzione della politica, sia locale che nazionale, per cercare soluzioni condivise.

"È un fatto piuttosto raro - ha esordito il presidente di Confcommercio Trentino Giovanni Bort - una conferenza stampa congiunta con tutte le associazioni che compongono Confcommercio Trentino, ovvero le 9 associazioni fondatrici. Questo dà la misura di quanto sia importante e sentito il tema che oggi vogliamo affrontare. Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un aumento quasi esponenziale dei costi dell’energia elettrica e delle materie prime. Costi che impattano sulla gestione aziendale fino a 2, 3 volte rispetto agli anni scorsi, a parità di consumi. Costi che non riguardano soltanto le imprese ma anche le famiglie, tanto che alcuni istituti di ricerca quantificano in oltre 1000 euro la spesa annua aggiuntiva in carico alle famiglie per le sole utilities energetiche. Un aumento che riduce drasticamente la capacità di spesa delle famiglie e incide sull’andamento dei consumi e, in definitiva, anche sull’inflazione: è realistico attendersi un valore dell’inflazione del 10%, se non oltre".

Il problema degli aumenti viene aggravato dal calo dei consumi, particolarmente consistente in questa fase della gestione della pandemia. "Questa crescita incontrollata è pericolosa in qualsiasi contesto, anche in una fase espansiva dell’economia. Ma lo diventa ancora di più in questo particolare momento, in cui le conseguenze della pandemia sono tutt’altro che scomparse. Anzi, siamo forse di fronte ad uno dei momenti più difficili dal gennaio 2020. Per una serie ampia di concause, oggi assistiamo ad un calo preoccupante dei consumi: non occorre fare ricorso ai dati per constatare di come le nostre città, le nostre valli, diano l’impressione se non di un vero e proprio lock down, certamente di una ridotta vitalità".

"Con l’amministrazione provinciale e con quelle comunali il dialogo è positivo. Viene riconosciuta l’oggettiva difficoltà in cui versano famiglie e imprese, anche se mancano - continua Bort - le possibilità di intervento per attuare provvedimenti significativi. Tuttavia, oggi abbiamo bisogno di un surplus di impegno, in grado di mettere in campo anche interventi straordinari se necessario. C’è bisogno di prevedere il possibile congelamento delle bollette energetiche, così come dovrebbero essere rimesse in piedi le moratorie dei mutui, in generale aprendo un dialogo con gli istituti di credito che sia davvero incisivo. Dobbiamo anche parlare di ristori adeguati poiché la situazione non può essere scollegata dalla pandemia e dalla sua gestione. Siamo il Paese con il maggior numero di vaccinati e le maggiori restrizioni. A questo proposito, c’è bisogno anche di adeguare la durata del green pass dei turisti stranieri a quella stabilita dai vari paesi di provenienza".

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