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Giovedì, 28 Marzo 2024
Energie rinnovabili

Pannelli fotovoltaici, perché si pensa di dare incentivi più alti al Nord

In arrivo il decreto "sblocca-comunità" energetiche entro la fine dell'anno: non mancano le critiche

Incentivi più alti al Nord Italia, per i pannelli fotovoltaici. È questo perché "c’è meno sole rispetto al Sud". È il ragionamento alla base del decreto "sblocca-comunità" su cui sta lavorando il ministero dell’Ambiente di Gilberto Pichetto Fratin. Secondo quanto riporta Today, l’obiettivo è quello di incentivare l’uso delle energie rinnovabili per ridurre la dipendenza del nostro Paese dai combustibili fossili. L’intento è lodevole ma qualcosa stride: una misura così pensata andrebbe a penalizzare il Mezzogiorno, che come ben sappiamo sulle infrastrutture è ancora piuttosto arretrato rispetto all'Italia settentrionale. Ma andiamo per ordine.

Fotovoltaico, entro fine anno il decreto "sblocca-comunità"

Più pannelli fotovoltaici sul nostro territorio assolato vuol dire meno emissioni di Co2 nell'ambiente e risparmi notevoli sulle bollette. Il decreto "sblocca-comunità" allo studio del ministero dell’Ambiente, in arrivo entro la fine dell’anno, va in questa direzione predisponendo un nuovo sistema di incentivi sia per i sistemi di autoconsumo, sia per le comunità energetiche (le Cer sono associazioni tra soggetti che producono, consumano e scambiano energia da fonti rinnovabili). L'Italia può contare sui 2,2 miliardi di euro del Pnrr per fare in modo che pubblico e privato accelerino la transizione verso le rinnovabili.

Fotovoltaico in Italia 2022 GSE
Fotovoltaico in Italia 2022 GSE

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Comunità energetiche: il nuovo pacchetto di incentivi 2023

I soggetti pubblici e privati che decidono di associarsi per produrre localmente, tramite fonti rinnovabili, l'energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, "condividendola", già godono di particolari incentivi. In particolare, per ciascun kWh di energia elettrica condivisa viene riconosciuto dal GSE, per un periodo di 20 anni:

  • un corrispettivo unitario, individuato come somma della tariffa di trasmissione per le utenze in bassa tensione e del valore più elevato della componente variabile della tariffa di distribuzione per le utenze altri usi in bassa tensione. Nel caso di gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente è previsto un contributo aggiuntivo dovuto alle perdite di rete evitate (variabile a seconda del livello di tensione e del Prezzo Zonale Orario dell'energia elettrica);
  • una "tariffa premio" pari a 100 €/MWh per i gruppi di autoconsumatori e 110 €/MWh per le comunità di energia.

La tariffa premio, però, stando al documento messo in consultazione dal ministero, potrebbe non essere più uguale in tutta Italia, per via di un particolare incentivo extra modulato sulla base dei "diversi livelli di insolazione" dei territori. Tradotto vuol dire che al Nord la tariffa premio sarà più alta che al Sud, ossia che a parità di produzione, l’energia prodotta nell’Italia settentrionale verrà pagata di più.

Radiazione solare 2021 GSE
Radiazione solare 2021 GSE

Decreto "sblocca-comunità": penalizzato il Sud

Il nuovo sistema di incentivi così realizzato porterà maggiori benefici al Nord, visto che Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle D’Aosta e Emilia-Romagna, potranno godere di un aumento extra di 10 euro per Megawattora sulla tariffa premio. Lazio, Marche, Abruzzo, Toscana e Umbria avranno invece un mini-extra di 4 euro a Megawattora. Nell’Italia settentrionale, però, il fotovoltaico è già molto sviluppato rispetto al resto d’Italia.

Snocciolando un po' di numeri, infatti, scopriamo che tra le regioni con il maggior numero di impianti fotovoltaici si sono proprio Lombardia (160.757), Veneto (147.687) ed Emilia-Romagna (105.938) e che al Nord il numero di impianti fotovoltaici è doppio rispetto al Sud: 566.705 nell’Italia settentrionale e 273.360 in quella meridionale (dati GSE).

Fotovoltaico in Italia 2022per regione GSE
Fotovoltaico in Italia 2021 per regione GSE

Le critiche del Movimento consumatori

"Siamo rimasti sorpresi da questa strana proposta del ministero - ha dichiarato Ovidio Marzaioli, vicesegretario generale del Movimento Consumatori -. L’irradiazione solare è solo uno dei parametri che si possono prendere in considerazione. Non si può decidere una penalizzazione o una premialità a seconda delle regioni nelle quali sono posizionati gli impianti", ha aggiunto.

L’associazione, quindi, "non condivide la scelta di attribuire un fattore correttivo in funzione della posizione geografica dell’impianto, in quanto la sola zona geografica non rappresenta un parametro equilibrato ed univoco come correttivo alla tariffa; tale scelta esclude altri elementi di valutazione quali ad esempio la creazione di un “catasto solare” in grado di dare effettività ad un’eventuale differenziazione tariffaria basata su parametri quali il posizionamento degli edifici o il cablaggio e l’irraggiamento. Inoltre la scriminante geografica va a penalizzare ingiustificatamente gli impianti presenti al Sud dell’Italia disattendendo totalmente quanto stabilito dalla normativa e dalla regolazione in sede di sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili".

Fonte: Today

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