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Giovedì, 25 Aprile 2024
Commercio

Commercio trentino, segnali positivi: aumentano i negozi

Crescono le unità locali che vendono solo online. In provincia il commercio al dettaglio impiega 15.342 addetti

Cresce il numero dei negozi trentini e aumentano le superfici di vendita. A dirlo è l’analisi della Camera di commercio di Trento aggiornata allo scorso 31 dicembre.

“Il leggero aumento degli esercizi commerciali e delle superfici di vendita nel 2021, dopo l’annus horribilis della pandemia, è senza dubbio un segnale incoraggiante - commenta Giovanni Bort, presidente della Camera di commercio di Trento -. Una lettura più approfondita dei dati ci permette inoltre di apprezzare alcuni elementi che sostengono il settore e che, in prospettiva, potrebbero favorirne lo sviluppo. Mi riferisco soprattutto all’utilizzo di nuovi canali commerciali, Internet su tutti, che suggerisce la volontà di evolvere, introducendo la modalità di vendita e acquisto online, capace di intercettare nuove e più moderne esigenze, fondate sulla riduzione dei tempi di scelta e consegna dei prodotti”.

Sul territorio provinciale risultano iscritte 3.507 imprese dedite, in via prevalente, all’attività di commercio al dettaglio in sede fissa. Si tratta di valori che rappresentano il 6,9 per cento dell’imprenditoria trentina, a conferma dell’importanza che il settore riveste all’interno del sistema economico provinciale.

Sempre a fine 2021, presso il registro camerale risultano iscritte 8.269 unità locali (erano 8.197 alla fine del 2020), dedite in via prevalente o secondaria al commercio al dettaglio, per una superficie di vendita pari a 915.836 metri quadrati (era di 909.291 m2 nella precedente rilevazione). Rispetto al 2020, anno della pandemia, si è verificato un aumento significativo del numero dei negozi, pari a 72 unità, a cui è corrisposta una crescita della superficie di vendita di 6.545 m2.

Un dato interessante riguarda la crescita della superficie di vendita degli esercizi non specializzati nel comparto alimentare, che dal 2010 è aumentata di oltre 25mila metri quadrati.

Anche per gli esercizi che svolgono attività di commercio al dettaglio in via secondaria è stato rilevato un consistente aumento: passano dai 2.318 di fine 2010, ai 2.813 di fine 2021.

Per quel che riguarda le variazioni più rilevanti, si nota una crescita significativa dei negozi dediti alla vendita di medicinali (+39 unità), di altri prodotti alimentari in esercizi specializzati, voce che racchiude il commercio al dettaglio di “latte e prodotti lattiero-caseari, caffè torrefatto, prodotti macrobiotici e dietetici e altri prodotti non classificati” (+37 unità) e di articoli medicali e ortopedici (+23). Le diminuzioni più significative riguardano invece gli esercizi al dettaglio di articoli di abbigliamento (-83), di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (-80), di prodotti tessili (-77) e di giornali e articoli di cancelleria (-72).

I comuni di Trento e Rovereto, considerati assieme, raggruppano sul loro territorio il 28,8 per cento degli esercizi commerciali in sede fissa dell’intera provincia e il 35,4 per cento della superficie di vendita. In termini approssimativi, il peso del capoluogo è circa 2,5 volte quello del comune di Rovereto. Trento, infatti, dispone di 1.715 negozi per 222.847 m² di superficie di vendita, mentre a Rovereto si contano 670 negozi per 101.231 m².

Una porzione non trascurabile dell’attività di vendita al dettaglio viene svolta al di fuori dei negozi. La più consistente riguarda le 273 unità locali in cui si effettua commercio solo via Internet (+51 rispetto al 2020), seguono 85 unità che svolgono vendita a domicilio, 22 che effettuano commercio per mezzo di distributori automatici e 54 che praticano il commercio per corrispondenza, telefono, radio, televisione e anche Internet.

Passando al commercio all’ingrosso, al 31 dicembre scorso, in provincia di Trento si contano 1.346 imprese registrate e 1.201 imprese attive. Rispetto al 2010 le imprese registrate sono diminuite di 188 unità e le attive di 158.

Sotto il profilo occupazionale, considerando i lavoratori delle unità locali ubicate in provincia, il commercio al dettaglio offre lavoro a 15.342 addetti, mentre il commercio all’ingrosso impiega complessivamente 7.068 unità.

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