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Economia

Carta acquisti per spesa, medicine e bollette: cos'è e chi può averla

Si tratta di un aiuto per alcuni cittadini e per genitori di bambini di età inferiore ai tre anni, ma con precisi limiti di reddito

Dal 1° gennaio, sul sito del ministero dell'Economia (Mef), sono disponibili i moduli per richiedere la "Carta Acquisti" che consente ai cittadini di almeno 65 anni e ai genitori di bambini di età inferiore ai tre anni, di ottenere un contributo 80 euro ogni due mesi (40 al mese) per le spese alimentari, sanitarie e per il pagamento delle bollette di luce e gas.

Chi riceve il  contributo può effettuare acquisti attraverso una carta elettronica di pagamento presso negozi alimentari, supermercati, farmacie e parafarmacie, ma anche pagare le bollette di luce e gas negli uffici postali e usufruire della tariffa elettrica agevolata.

La Carta Acquisti è completamente gratuita per gli aventi diritto. La domanda può essere presentata negli uffici postali compilando il modulo ad hoc. Chi ha ottenuto la Carta negli anni precedenti e continua ad avere i requisiti può usufruire del beneficio senza bisogno di una nuova richiesta

Cosa è la carta acquisti e quanto vale

La Carta Acquisti è una normale carta di pagamento elettronico, uguale a quelle che sono già in circolazione. Le spese non sono addebitate al titolare della Carta, ma direttamente dallo Stato. Può essere utilizzata per effettuare i propri acquisti in tutti i negozi alimentari abilitati al circuito Mastercard. I negozi che espongono il simbolo dell'iniziativa daranno sconti aggiuntivi alle normali promozioni.

carta acquisti
Carta acquisti

Chi può avere la carta acquisti

La Carta Acquisti viene concessa gratis agli anziani di età superiore o uguale ai 65 anni o ai bambini di età inferiore ai tre anni (in questo caso il Titolare della Carta è il genitore) che siano in possesso di particolari requisiti.

I requisiti per gli over 65:

  • Essere di età non inferiore a 65 anni;
  • essere in possesso della cittadinanza italiana; ovvero della cittadinanza di uno Stato appartenente all’Unione Europea; ovvero familiare di cittadino italiano, non avente la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; ovvero familiare di cittadino comunitario, non avente la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; ovvero rifugiato politico o titolare di posizione sussidiaria;
  • essere cittadino regolarmente iscritto nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
  • avere trattamenti pensionistici o assistenziali che, cumulati ai relativi redditi propri, sono di importo inferiore a 7.640,18 euro all'anno o di importo inferiore a 10.186,91euro all'anno, se di età pari o superiore a 70 anni;
  • avere un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), in corso di validità, inferiore a 7.640,18 euro;
  • non essere, da solo o insieme al coniuge, intestatario/i di più di una utenza elettrica domestica; intestatario/i di utenze elettriche non domestiche; intestatario/i di più di una utenza del gas; proprietario/i di più di un autoveicolo; proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 25%, di più di un immobile ad uso abitativo; proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 10%, di immobili non ad uso abitativo, inclusi quelli ubicati al di fuori del Territorio della Repubblica Italiana o di categoria catastale C7; titolare/i di un patrimonio mobiliare, come rilevato nella dichiarazione Isee, superiore a 15.000 euro ovvero, se detenuto all’estero e non già indicato nella dichiarazione Isee, non superiore alla medesima soglia una volta convertito in Euro al cambio vigente al 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della dichiarazione Isee. non fruire di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni in quanto ricoverato in istituto di cura di lunga degenza o detenuto in istituto di pena.

I requisiti per genitori di bimbi con meno di tre anni:

  • avere un figlio di età  inferiore a 3 anni;
  • essere in possesso della cittadinanza italiana; ovvero della cittadinanza di uno Stato appartenente all’Unione Europea; ovvero familiare di cittadino italiano, non avente la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; ovvero familiare di cittadino comunitario, non avente la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; ovvero rifugiato politico o titolare di posizione sussidiaria;
  • essere cittadino regolarmente iscritto nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
  • avere un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), in corso di validità, inferiore a 7.640,18 euro;
  • non essere, da solo o insieme all’esercente la potestà genitoriale/soggetto affidatario e all’altro esercente la potestà genitoriale/soggetto affidatario: intestatario/i di più di una utenza elettrica domestica; intestatario/i di più di una utenza elettrica non domestica; intestatario/i di più di due utenze del gas; proprietario/i di più di due autoveicoli; proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 25%, di più di un immobile ad uso abitativo; proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 10%, di immobili non ad uso abitativo, inclusi quelli ubicati al di fuori del Territorio della Repubblica Italiana o di categoria catastale C7; titolare/i di un patrimonio mobiliare, come rilevato nella dichiarazione Isee, superiore a 15.000 euro ovvero, se detenuto all’estero e non già indicato nella dichiarazione Isee, non superiore alla medesima soglia una volta convertito in euro al cambio vigente al 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della dichiarazione Isee.

Cosa si può fare con la carta acquisti

Vale 40 euro al mese e viene caricata ogni due mesi con 80 euro (40 euro x 2 = 80 euro) sulla base degli stanziamenti via via disponibili. Con la Carta si possono anche avere sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma Carta Acquisti e si potrà accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata.

Le attività convenzionate supportano il programma uno sconto del 5 percento. Lo sconto è riconosciuto solo per acquisti effettuati esclusivamente mediante la Carta Acquisti e non è applicabile all'acquisto di specialità medicinali o per il pagamento di ticket sanitari. Le farmacie, se attrezzate in tal senso, assicurano ai beneficiari della Carta Acquisti che effettuano un acquisto di qualsiasi importo mediante la Carta medesima, la misurazione gratuita della pressione arteriosa e/o del peso corporeo.

Lo sconto è cumulabile con altre iniziative promozionali o sconti applicati in favore della generalità della clientela, nonché con quelle del medesimo genere garantite ai titolari di carte fedeltà rilasciate dai negozi stessi (es. dai supermercati). A seconda dei negozi, lo sconto può essere riconosciuto tramite deduzione immediata dal conto di spesa, oppure riconoscendo un "buono" utilizzabile per effettuare acquisti.

Cosa fare per avere la carta acquisti

Chi ha i requisiti e vuole chiedere la Carta può rivolgersi alle Poste o all'Inps per le informazioni. La Carta Acquisti si può richiedere negli uffici postali presentando il modulo di richiesta con la relativa documentazione. I moduli sono disponibili negli uffici postali, sul sito dell'Inps e sul sito del Mef

Fonte: Today.it

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