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Caro bollette: l'Italia aspetta le promesse di Draghi

I commercianti trentini lunedì hanno spento le luci in segno di protesta, diverse città italiane hanno annunciato il "black ou" per giovedì

La stangata del caro bollette si è fatta sentire pesantemente nei primi mesi del 2022. Durissimo il colpo avvertito da commercianti e famiglie che da settimane lamentano importi quasi raddoppiati. Un duro colpo per molte famiglie, con bilanci già messi alla prova dal Covid. E le imprese non reggono più: gli ordini ci sono ma costa troppo produrre. La conseguenza? I 1.500 addetti già in cassa integrazione. Per ora c'è solo la promessa di Draghi di un intervento di "ampia portata".

Il Governo cerca le risorse

Le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, arrivano da Genova. Parla con uno scopo chiaro: rassicurare. Il Pnrr servirà a sostenere crescita e stabilità nel medio periodo ma l'Esecutivo sta lavorando a un nuovo provvedimento per calmierare gli aumenti di luce e gas. "Il Governo - testuali parole - non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per i prezzi dell'energia elettrica. Volevo utilizzare questa circostanza per dire che il Governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni".

A snocciolare i numeri è il sottosegretario al ministero dell'Economia, Maria Cecilia Guerra. Il nuovo intervento - previsto per la prossima settimana - dovrebbe valere tra i 5 e i 7 miliardi e si dovrebbero anche "rafforzare i bonus sociali". Gli aiuti però da qualche parte dovranno pur arrivare. Palazzo Chigi e Mef escludono (per ora) il ricorso a uno scostamento di bilancio, ma la ricerca dei fondi è in corso. Motivo per il quale non si può a oggi quantificare quante sono le risorse disponibilil. Si parte da circa 4 miliardi che arrivano in parte (per circa 1,5 miliardi) dalla prima mini tassazione degli extraprofitti realizzati dagli impianti a fonti rinnovabili. Altre risorse dovrebbero arrivare dalla destinazione dell'intero incasso delle aste di Co2 alla riduzione delle bollette. 

Caro bollette, la Provincia pensa a delle misure ad hoc per famiglie e imprese

Siamo al buio

Contro il caro bollette sindaci e commercianti in varie città d'Italia spengono le luci. Il Trentino ha anticipato, proponendo l'inziativa lunedì 7 febbraio. Quella sera negozi, bar, ristoranti e alberghi sono rimasti al buio. Gli imprenditori trentini hanno spento le luci e sono scesi in piazza per chiedere aiuto. Da un lato il problema dell’aumento delle bollette di gas e luce, dall’altro il calo dei consumi da parte sia dei residenti sia dei turisti causa pandemia. Una combinazione che per le imprese trentine (e non solo) rischia di rivelarsi fatale.

Redditi e consumi in calo, i sindacati chiedono sostengo a occupazione e retribuzioni

“Siamo consapevoli delle difficoltà che tante attività si trovano ad affrontare, in un momento così delicato in cui l’aumento delle bollette si somma ai due anni di restrizioni legate alla pandemia, che stanno comportando un importante calo della clientela - ha osservato l’assessore Bisesti che ha raggiunto i commercianti in piazza lunedì sera -. L’Amministrazione provinciale ritiene dunque prioritario dare una risposta al grido d’allarme di tante aziende, perché ne va della loro sopravvivenza. Metteremo in campo ogni azione possibile in collaborazione con Dolomiti energia ed i Comuni di Trento e Rovereto. Faremo sentire la nostra voce anche affinché ci sia un impegno concreto da parte del Governo nazionale e dell’Unione europea, affinché vengano promosse le politiche necessarie per l’indipendenza energetica del nostro Paese”.

L'iniziativa 

Alle 20 di giovedì 10 febbraio, monumenti e uffici pubblici saranno al buio. "Le risposte dal Governo alle nostre richieste non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini", spiega il presidente Anci (Associazione nazionale dei Comuni) e sindaco di Bari, Antonio Decaro. "Per questo motivo molti Comuni del Paese spegneranno simbolicamente l'illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità. Speriamo che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi", prosegue.

Per fare un esempio su tutti, solo a Roma il "caro bollette ha un impatto molto significativo, tra 40 e 50 milioni in un anno: ovvero tre anni di trasporto scolastico, tre mesi di mense, 180 km di manutenzione stradale". Numeri dati dal sindaco Roberto Gualtieri annunciando l'adesione all'iniziativa.

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