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Economia

A Carisolo parte il piano di Open Fiber nelle aree bianche della provincia di Trento

Quasi 1800 unità immobiliari del comune della Val Rendena saranno cablate in modalità FTTH (Fiber To The Home) grazie ad un investimento di circa 180mila euro

“Il mio sogno è convincere molte persone a venire a vivere qui e metterle in condizione di lavorare al massimo delle possibilità grazie alle opportunità della fibra ultraveloce”. Così Arturo Povinelli, Sindaco di Carisolo, ha inaugurato il primo cantiere di Open Fiber nella Provincia di Trento, dove verrà realizzata una nuova infrastruttura interamente in fibra ottica. I lavori sono partiti questa mattina alla presenza anche del Regional Manager del Trentino Cluster C&D di Open Fiber, Alberto Sperandio, e del Field Manager Gabriele De Rossi. Il collegamento alla banda ultra larga avverrà in modalità FTTH (Fiber To The Home), che consentirà a cittadini, Enti e imprese del territorio di poter beneficiare di una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo, prestazioni non raggiungibili con le attuali reti in rame o miste fibra/rame.

Il progetto si è reso possibile grazie alla convenzione firmata tra il Ministero per lo Sviluppo Economico, la Provincia Autonoma di Trento, i Comuni interessati e Infratel Italia, società “in house” del Ministero. La convenzione ha permesso l’emissione da parte di Infratel del primo e del secondo bando di gara per la costruzione e la gestione di una rete a banda ultra larga nelle cosiddette “aree bianche” o “a fallimento di mercato”, vinti da Open Fiber, la società attiva in tutto il territorio nazionale per costruire e gestire un’infrastruttura in fibra ottica. La rete sarà data in concessione per 20 anni a Open Fiber, che ne curerà anche la manutenzione, e rimarrà di proprietà pubblica. Il primo bando Infratel interessa 3043 comuni di Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Molise, Toscana e Veneto, mentre il secondo bando Infratel riguarda 3710 comuni di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata e Sicilia.

A Carisolo, attraverso una rete in fibra ultraveloce di 7,5 km, saranno raggiunte quasi 1800 abitazioni e imprese, grazie ad un investimento di circa 180mila euro. Il valore complessivo del bando per la copertura delle aree bianche o “a fallimento di mercato” della Provincia di Trento è di circa 72 milioni di euro e coinvolgerà 175 comuni e 223mila unità immobiliari, per un totale di 308mila abitanti.
“La nostra amministrazione crede molto nel progetto – ha aggiunto il Primo Cittadino di Carisolo – abbiamo un paesaggio stupendo, una qualità della vita che non ha eguali e tra qualche mese, grazie all’intervento di Open Fiber, avremo anche una connessione efficiente e a prova di futuro”.

“Siamo molto fieri di inaugurare il primo cantiere della Provincia proprio qui a Carisolo – ha sottolineato il Regional Manager Alberto Sperandio – è un progetto fondamentale per lo sviluppo del territorio. Anche Carisolo ha bisogno di un’infrastruttura come la nostra, che abiliterà una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo, stimolando in maniera evidente le attività produttive locali e il turismo. Gli interventi saranno poco invasivi per la popolazione grazie all’utilizzo dell’infrastruttura esistente. A tal proposito voglio ringraziare Trentino Network per l’attenzione che ha riservato al nostro progetto e la Provincia Autonoma di Trento per il prezioso supporto al piano di cablaggio in FTTH”.

“I lavori dureranno circa quattro mesi – ha spiegato il Field Manager di Open Fiber Gabriele De Rossi – ma grazie alle sinergie nate con gli operatori del territorio i disagi saranno minimi. Ringrazio l’Amministrazione comunale e gli uffici tecnici per la proficua collaborazione di questi mesi. Quest’opera è una grande opportunità per rendere più competitive le imprese del territorio e velocizzare il processo di digitalizzazione del Paese”. 

La società punta a garantire la copertura delle maggiori città italiane (le aree nere, o a successo di mercato, del cosiddetto cluster A&B) e di circa 7mila comuni su tutto il territorio nazionale (le aree bianche incluse nel cluster C&D) con l’obiettivo di realizzare una rete quanto più pervasiva ed efficiente possibile, che favorisca il recupero di competitività del “sistema Paese” e l'evoluzione verso “Industria 4.0”. 
 

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