Bonus bollette, un aiuto per 17mila famiglie trentine

È in arrivo il bonus “Aiuto caro bollette” contro il caro energia per 17mila famiglie trentine che già hanno presentato domanda di assegno unico provinciale e che rientrano in determinate fasce Icef . “Si tratta di una misura straordinaria - spiega l’assessore provinciale allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli - che, grazie a risorse locali, allarga in Trentino e in maniera importante, il numero dei beneficiari, per un importo che varierà, a seconda dei casi, tra i 300 e 400 euro”.

Il provvedimento era stato criticato a inizio mese dai consiglieri di minoranza: "La Giunta leghista - spiegava Sara Ferrari (Pd) - ha scelto di escludere dal bonus bollette novemila famiglie trentine con redditi medio bassi e con figli/e minori".

Come funziona e a chi spetta l'aiuto caro bollette

L'agenzia per l'assistenza e la previdenza integrativa della Provincia autonoma di Trento (Pat) ha dato avvio alle procedure per l'erogazione del bonus: gli aiuti arriveranno già alla fine del mese di maggio e si sommeranno all'assegno unico.

Nel dettaglio, le misure trentine riguardano tre fasce di famiglie:

• Nuclei familiari che hanno presentato la domanda di assegno unico provinciale per il periodo dal primo luglio 2021 al 30 giugno 2022 e con indicatore Icef pari o maggiore di 0,16 e inferiore a 0,4

Questi nuclei familiari non dovranno presentare alcuna domanda: il sostegno verrà erogato loro in automatico, dal momento che la verifica del possesso dei requisiti per ottenere il bonus sarà effettuata dall'agenzia direttamente sulla base dei dati dichiarati nella domanda senza necessità di fornire ulteriori informazioni.

• Nuclei familiari che hanno presentato la domanda di assegno unico provinciale per il periodo dal primo luglio 2021 al 30 giugno 2022 e che hanno un indicatore Icef inferiore a 0,16

Per questi nuclei familiari sarà necessario verificare che il loro indicatore Isee sia superiore alle soglie previste per poter beneficiare del bonus nazionale “bollette elettriche e gas”, così da evitare il cumulo del ristoro provinciale con le agevolazioni nazionali. Le soglie Isee che devono essere superate sono: 12mila euro in generale e 20mila euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico. Inoltre, i nuclei dovranno dichiarare di non beneficiare del reddito di cittadinanza.

Queste famiglie dovranno recarsi entro il 31 maggio al patronato o agli sportelli periferici della Pat dove hanno presentato la domanda di assegno unico provinciale per integrarla con il valore dell'Isee.

• Nuclei familiari che non hanno presentato la domanda di assegno unico provinciale, ma che rispettano comunque specifici requisiti economici alternativi all'Icef

In questo caso la domanda andrà presentata con un apposito modulo online entro il 31 maggio. Per compilare la domanda anche loro potranno rivolgersi agli sportelli periferici della Pat.

Non solo bonus bollette

Oltre ai provvedimenti contro il caro energia, in queste settimane l'agenzia provinciale per l'assistenza e la previdenza integrativa sta lavorando anche all'erogazione di ulteriori aiuti integrativi dell'assegno unico provinciale. Tra tutti il bonus didattica a distanza (Dad), un ristoro riservato a circa ottomila famiglie che lo scorso anno hanno dovuto tenere i figli a casa dalla scuola a seguito della pandemia. L’aiuto è pari a 120 euro per le famiglie con figli fino a 14 anni e un indicatore Icef fino a 016, e di 300 euro alle famiglie con figli invalidi fino al 21esimo anno di età, senza alcuna ulteriore limitazione rispetto all'indicatore Icef richiesto per l'assegno unico provinciale.

Ad esempio, la famiglia con figlio invalido riceverà 120 euro per figlio, ulteriori 300 euro per l’invalidità e, se entra nei parametri Icef, ulteriori 400 euro di “aiuto caro bollette”. La somma sarà corrisposta nelle prossime settimane assieme alla mensilità ordinaria dell’assegno unico provinciale.