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Decreto aiuti

Bonus 200 euro: quando arriva e il rischio "calendario doppio"

Ultime notizie sulla misura attesa da 28 milioni di italiani

Il bonus di 200 euro è attesto, ma rimangono alcuni punti in sospeso da sistemare definitivamente per la misura che ha un valore di circa 6 miliardi. 

Quando verrà pagato il bonus

Il governo vorrebbe accelerare l'erogazione dell'aiuto destinato a 28 milioni di italiani e che è stato annunciato lunedì dal premier. Il nuovo "decreto Aiuti", però, ha bisogno  di vari aggiustamenti tecnici, tra i quali quello che riguarda l'estensione alle imprese agricole degli aiuti destinati alle imprese maggiormente colpite dalla guerra. Il pacchetto di aiuti è molto più massiccio del previsto, vale in tutto circa 14 miliardi di euro.  

Quando verrà erogato?

Sulla tempistica non c'è ancora certezza. Come spiegato da Today, il ministro Franco aveva assicurato a inizio settimana che il bonus 200 euro sarebbe arrivato nelle tasche dei cittadini "tra giugno e luglio compatibilmente coi tempi tecnici". E l'attenzione ora si concentra proprio su quella formula: "tempi tecnici". Ci sono alcuni problemi. Se infatti ai pensionati provvederà direttamente l'Inps ed ai lavoratori dipendenti i rispettivi datori di lavoro in qualità di sostituti d'imposta, per i lavoratori autonomi non si sa bene come procedere. Si era ipotizzata una domanda sull'esempio di quanto avvenuto per i ristori Covid erogati dall'Agenzia delle entrate. Tuttavia andrà chiarito quanto prima se è necessario attivare una nuova piattaforma oppure sceglierà un'altra soluzione in grado di dare certezza circa i tempi dei bonifici.

Per il decreto Sostegni (2021),  il sistema rilasciava una ricevuta al soggetto e dopo una verifica della domanda e dei requisiti dava l'ok al mandato di pagamento del contributo. Insomma, la piattaforma c'è già, probabile che la si continuerà a utilizzare. L'aggravarsi della situazione economica di tante famiglie impone di fare in fretta, il bonus 200 euro in un modo o nell'altro sarà probabilmente erogato già entro la fine di giugno, senza arrivare al mese di luglio.

L’obiettivo della norma finale sarà dunque soprattutto quello di ridurre i tempi di erogazione del bonus, per portarlo sui conti correnti dei diretti interessati entro il mese di giugno, ma soprattutto quello di evitare un calendario doppio che partirebbe dai dipendenti e arriverebbe solo a luglio ad autonomi e pensionati: eventualità che, allo stato attuale, non si può escludere

Bonus 200 euro: vari problemi da risolvere

I sindacati di settore fanno presente altri scogli da superare: bisogna infatti inserire nel pacchetto che include il bonus 200 euro anche i braccianti agricoli e più in generale i lavoratori stagionali. Gli stagionali su tutti rischiano seriamente di essere esclusi dal bonus. Secondo il segretario generale Uila-Uil Stefano Mantegazza, "la scelta di erogare questo importo con la busta paga di giugno risulta quanto mai opportuna per i lavoratori a tempo indeterminato'' dice . ''Rischia invece di essere impraticabile per i lavoratori stagionali, in particolare quelli più precari come gli oltre 900.000 braccianti agricoli. Per loro chiediamo al governo che l'erogazione avvenga con le modalità già definite in occasione dei bonus Covid" ovvero con domanda online su piattaforma dedicata. "È l'unico modo certo per consentire ai lavoratori più precari e con i redditi più bassi di poter usufruire anch'essi di questo importante sostegno''.

Da dove arriveranno i fondi per il bonus 200 euro? Il lavoro di affinamento delle ultime ore  riguardato anche la fonte di queste risorse, cioè l’aumento al 25% del contributo sugli extraprofitti delle società energetiche. La norma finale, in questo caso, è chiamata a fissare l’orizzonte temporale su cui calcolare l’aumento degli imponibili Iva, indicato nel periodo ottobre-marzo dalla prima versione da 4 miliardi, e la scadenza del pagamento, che per il contributo originario è stata fissata al 30 giugno 2022. I dettagli da sistemare sono numerosi: su cinquanta articoli nella bozza messa a punto lunedì prima dell'inizio del Consiglio dei ministri, 6 articoli erano ancora in bianco, oltre ai due sui bonus anche quelli sugli sconti per gli abbonamenti dei viaggiatori pendolari e quello sul tax credit del cinema.

Il bonus 200 euro una tantum "va bene", ma "lavoriamo per migliorare la misura, rafforzarla, verificare la possibilità di farla vivere nei prossimi mesi per aiutare le famiglie a pagare le bollette", dice il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Rai News 24. Con il Dl Aiuti "il governo ha messo in campo risorse importanti, come avevamo sollecitato. La crisi è pesante e lunga" e "non poteva essere affrontata con una dotazione finanziaria indicata in 6-7 miliardi", ha concluso Sbarra. Se la crisi morderà ancora a lungo, il bonus 200 euro potrebbe essere replicato in futuro.

Fonte: Today

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