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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

C'è un problema con il bonus 200 euro

Cosa sappiamo finora

C'è un problema con il bonus dei 200 euro, l'incentivo introdotto dal governo Draghi per aiutare i cittadini a far fronte parzialmente all'aumento dei prezzi degli ultimi mesi. Anche i lavoratori autonomi con partita Iva riceveranno il bonus, ma a differenza delle altre categorie di beneficiari non si sa ancora con precisione né quando l'indennità verrà erogata né con quali modalità. Perché, e cosa sta succedendo? Ecco cosa si sa finora.

Il problema del bonus 200 euro per gli autonomi

L'articolo 33 del decreto Aiuti, pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 17 maggio, prevede l'istituzione di un fondo da 500 milioni di euro che, per il 2022, vada a finanziare "il riconoscimento, in via eccezionale, di un'indennità una tantum" per lavoratori autonomi e professionisti. Nel testo non viene specificato l'importo del bonus, come invece la legge fa per gli altri destinatari della misura, ma si pensa che anche per le partite Iva sarà di 200 euro. Lo scorso mese la sottosegretaria al ministero dell'Economia, Maria Cecilia Guerra, ha infatti detto che il governo è al lavoro per far sì che "non si determini disparità con la platea degli altri beneficiari".

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Fatto sta che il decreto Aiuti andava ad affidare a un decreto predisposto dal ministro del Lavoro, insieme a quello dell'Economia, "i criteri e le modalità per la concessione dell'indennità", con i relativi principi di ripartizione delle risorse stanziate, per gli autonomi e i professionisti. E veniva fissato un limite temporale entro cui farlo, che però è scaduto ormai da quasi un mese. Il decreto, infatti, sarebbe dovuto arrivare entro lo scorso 17 giugno. In parole povere, bisognerà quindi aspettare il decreto per capire come funzionerà l'erogazione dell'indennità, nel dettaglio. Intanto si possono fare alcune ipotesi.

Se si decidesse di procedere sulla stessa linea di quanto previsto per le categorie di beneficiari diverse dai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e dai pensionati, le partite Iva dovranno inviare un'apposita domanda per ricevere l'importo, probabilmente alle casse pensionistiche di riferimento. Il requisito per poter accedere al bonus è infatti che i lavoratori in questione siano "iscritti alle gestioni previdenziali dell'Istituto nazionale della previdenza sociale", oppure "agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza". È richiesto inoltre che, nel 2021, non sia stato superato il tetto di 35mila euro per quanto riguarda il reddito Isee. Per ricevere il bonus, la partita Iva deve essere attiva e deve essere stato effettuato almeno un versamento alla cassa previdenziale di riferimento.

Fonte: Today

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