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Cos'è la politica dei redditi che i sindacati chiedono alla Provincia

A Trento l’inflazione raggiunge +8,5%. Sindacati: "Subito il bonus bollette a 70 mila nuclei"

Prezzi ancora in rialzo in Trentino. Secondo quanto emerge dai dati Ispat, a giugno l’inflazione in Provincia ha raggiunto l’8,5 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La media italiana si è attesta al +7,8 per cento.

A trainare il carovita ancora una volta il comparto energetico. I prezzi di bollette, abitazioni e carburanti, infatti, segnano un incremento del 25% su base annua. Cgil Cisl Uil guardano con grande preoccupazione alla dinamica dei prezzi e chiedono alla Giunta provinciale di agire subito con coraggio a sostegno delle famiglie e dei pensionati con il prossimo assestamento di bilancio.

"Serve un mix di interventi sia strutturali sia una tantum - fanno notare i segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Le prospettive dell’economia e le proiezioni sull’andamento dell’inflazione sono tutt’altro che rosee quindi il presidente Fugatti deve intervenire subito investendo altri 25 milioni di euro per estendere l bonus bollette  ad una platea di 70mila famiglie, compresi single e pensionati".

Inoltre, i sindacati avanzano richieste di interventi strutturali nella consapevolezza che la crisi del potere d’acquisto è destinata a durare ancora nei prossimi mesi anche per l’incertezza del quadro nazionale e internazionale. Cgil Cisl Uil sollecita a mettere in campo una vera e propria politica dei redditi già con questo assestamento di bilancio confermando in modo strutturale gli stanziamenti sui sostegni alle famiglie e alla natalità, l’indicizzazione dell’Icef, aumento la deduzione per il reddito da lavoro femminile, una spinta alla contrattazione per migliorare le condizioni retributive delle lavoratrici e dei lavoratori.

"Inutile che ci rispondano con la solita litania delle risorse insufficienti - conclude il sindacato -. I soldi in questo assestamento ci sono ed è sbagliato congelare 100 milioni di euro in un fondo di riserva per le emergenze. Siamo già in piena emergenza, non c’è altro tempo da perdere se non si vuole compromettere la tenuta sociale della nostra comunità".

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