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Itas, le rappresentanze sindacali chiedono chiarezza e trasparenza

I lavoratori, nel loro duplice ruolo di soci assicurati e dipendenti, si interrogano sul motivo per il quale la società non abbia saputo attivare quegli strumenti che avrebbero dovuto prevenire le anomalie

La selezione del prossimo direttore di Itas deve avvenire "in modo ponderato e non affrettato, dando segnali di chiarezza e trasparenza, nella ricerca del bene comune di dipendenti e di soci assicurati, tenendo conto delle radici storiche di Itas Mutua". Le rappresentanze sindacali aziendali Fisac/Cgil , Uilca e First/Cisl condividono appieno il pensiero espresso da gran parte dei delegati trentini in vista del prossimo consiglio di amministrazione di Itas Mutua.

Con queste premesse auspicano che la nomina del prossimo direttore generale, risulti espressione assoluta dell'unanimità del Consiglio di amministrazione, lasciando altrimenti che la scelta diventi appannaggio del prossimo cda. In questa evenienza, chiedono che venga individuata una governance per il periodo di transizione, "con una figura di garanzia in possesso della conoscenza delle dinamiche aziendali, anche valorizzando le risorse interne, alla quale affidare la direzione di Itas, fino al rinnovo delle prossime cariche del consiglio".

Inoltre i lavoratori nel loro duplice ruolo di soci assicurati e dipendenti, si interrogano sul motivo per il quale la società non abbia saputo attivare quegli strumenti che avrebbero dovuto prevenire le anomalie, i cui effetti sono emersi in queste settimane. Per questo propongono di instaurare "un rapporto di sinergia con i delegati dei soci assicurati, per individuare azioni congiunte che sappiano tutelare il patrimonio comune della più antica Mutua assicuratrice d'Italia con i suoi quasi 200 anni di storia".

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