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Economia

L'assegno unico per i figli arriverà dal 1° luglio e sarà di 250 euro

È stato confermato dal premier Draghi durante la conferenza stampa di venerdì 26 marzo. La misura partirà in estate, il beneficio spetterà sia ai lavoratori dipendenti sia agli autonomi, l'importo varierà in base al reddito

Il premier ha confermato in conferenza stampa che la misura partirà in estate: il beneficio spetterà sia ai lavoratori dipendenti che agli autonomi (nonché ovviamente agli incapienti), l'importo varierà in base al reddito. Come funziona

Un assegno unico, a partire da quest'estate. Lo ha annunciato il premier Mario Draghi durante la conferenza stampa di venerdì 26 marzo, nella sala polifunzionale della presidenza del Consiglio. «L'assegno unico partirà l'1 luglio e sarà di 250 euro al mese con maggiorazione per i disabili» ha detto il premier Draghi, rispondendo alle domande dei giornalisti. La misura dunque è confermata. 

«Il Presidente Draghi ha annunciato la riapertura delle scuole anche in zona rossa fino alla prima media e ha ribadito l'impegno del governo perché l'assegno unico e universale possa partire dal 1 luglio» scrive su Facebook il ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti. «È davvero un giorno di speranza per l'Italia, per le nuove generazioni, per le loro famiglie, che hanno visto i figli soffrire, privati della loro dimensione fondamentale di relazioni, di socialità, di cittadinanza. Vogliamo ripartire e lo facciamo dando priorità ai ragazzi. È il giorno che aspettavamo, ed è arrivato».

Come funziona l'assegno unico

Quello che rimane da capire è se i 250 euro indicati da Draghi siano la quota di base per ogni figlio o se invece si tratta dell'importo massimo destinato a scendere via via che aumenta il reddito. L'ipotesi più probabile sembra proprio la seconda. Come riporta Today, nella cifra confluiranno una parte fissa e una variabile, legata al reddito complessivo della famiglia. Il beneficio verrà attribuito a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. L'assegno unico sarà dunque uno strumento universale (destinato cioè a tutti i genitori) il cui importo varierà però in base al reddito. Potranno fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza. Dai 18 anni di età, inoltre, una somma ridotta rispetto all'assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se:

  • è iscritto all’università;
  • è un tirocinante;
  • è iscritto a un corso professionale;
  • svolge il servizio civile;
  • svolge un lavoro a basso reddito.

I requisiti per ottenere l'assegno unico

L'importo dovrebbe dunque arrivare fino a 250 euro per ciascun figlio under 21 a carico e sarà riconosciuto a cadenza mensile. Possono farne richiesta i genitori che hanno questi requisiti (bisogna però attendere i decreti attuativi per averne certezza): 

  • cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o esser suo familiare. Cittadinanza di uno Stato non appartenente all’Unione europea, titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;
  • imposte sul reddito pagate in Italia;
  • vivere con i figli a carico in Italia;
  • residenza in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, o aver sottoscritto un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di due anni.

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