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Economia

Agenzia del lavoro: "Necessario dare una scossa alle politiche provinciali"

E' ciò che afferma il presidente dell'Agenzia provinciale del lavoro, Michele Colasanto, nella presentazione del rapporto sull'occupazione 2013. Il tasso di disoccupazione è del 6% ma arriva anche al 20% tra i giovani: "Non dipende solamente dalla scarsità dell'offerta..."

"La crisi economica tende a distruggere il tessuto produttivo e non possiamo permetterci di non tenere assieme domanda e offerta di lavoro. La direzione politica dello sviluppo e del lavoro devono essere poste assieme, con politiche che valorizzino i punti di forza del mercato del lavoro trentino, è necessario dare una scossa al sistema delle politiche provinciali." Con queste parole il presidente dell'Agenzia provinciale del lavoro, Michele Colasanto, ha introdotto la presentazione del 28esimo rapporto sull'occupazione in Trentino per l'anno 2013.

"Il mercato del lavoro in Trentino è in sofferenza, ma la situazione è meno grave che nel resto d'Italia", ha spiegato Colasanto. Un mercato che ha una importante impronta di transizione, in cui si cambia lavoro dal pubblico al privato, da lavoro autonomo a dipendente, dall'occupazione alla disoccupazione, che dal 2007 ad oggi è aumentata in modo costante (eccezion fatta per una parentesi positiva nel 2011), passando dal 2,9% all'attuale 6% complessivo.

"La prima ragione della disoccupazione è la carenza di offerta di lavoro, ma ci sono altri aspetti. Ad esempio, per quanto riguarda il mondo giovanile, il passaggio difficoltoso dalla scuola al mondo lavoro, un modello di tipo mediterraneo che andrebbe superato. Da un lato c'è un forte allarme sociale, ma rispetto al resto d'Italia le cose vanno meglio, siamo infatti più in linea con gli indicatori europei. Il tasso di disoccupazione è al 6%, quello della disoccupazione giovanile tra il 18 ed il 20%. Quello che ci preoccupa è la forbice tra tra la disoccupazione totale e quella giovanile. Se non riusciamo ad invertire la rotta - ha detto ancora Colasanto - la situazione può diventare grave anche per il Trentino". 

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