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Economia

Superbonus addio, no del governo a nuove proroghe

Per il segretario generale della federazione autonoma bancari italiani "il 110 è stato il festival delle truffe"

Basta soldi per il superbonus 110 per cento che negli scorsi mesi ha finanziato la riqualificazione energetica degli edifici. L'agevolazione fiscale nata durante la pandemia con il governo Conte per rilanciare il settore edile e fungere da volano per l’economia è arrivata al capolinea. Il governo ha fatto sapere ai partiti di maggioranza che non ci sono margini per nuove proroghe.

L’esecutivo ha dato invece la propria disponibilità a verificare la possibilità di allargare le maglie del meccanismo della cessione del credito, ampliandolo ad altri soggetti oltre alle banche, con la sola esclusione delle persone fisiche.

Sembra dunque destinato a rimanere inascoltato l’appello lanciato dal segretario generale della federazione autonoma bancari italiani (Fabi) Lando Maria Sileoni per chiedere lo stanziamento di nuovi fondi per il superbonus entro luglio. "Quello che sta accadendo con il superbonus è una responsabilità anche del governo: io mi auguro che entro metà luglio, arrivino altri soldi per risolvere il problema - aveva dichiarato -. Le banche hanno fatto male i conti e hanno accolto molte più domande rispetto ai limiti fiscali. Ci sono stati quattro miliardi di euro di frodi. Il superbonus è stato il festival delle truffe: in poco più di un anno sono nate 20mila imprese edilizie, nemmeno nella Silicon valley in California c'è stato un boom così consistente, proprio per poter usufruire del bonus".

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