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Economia

Acqua Levico: scelte consapevoli, anche a tavola, per combattere lo spreco d’acqua

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Secondo lo studio "Acqua in bocca: quello che il cibo non dice sull'impronta idrica"presentato dal Wwf, il consumo di cibo è responsabile dell'89% degli sprechi di acqua in Italia. Le cause? Educazione e stile di vita. Si mangia molta carne e la si importa da allevamenti intensivi. Scegliere i giusti ingredienti da portare in tavola rappresenta una via consapevole per abbattere i consumi di un bene prezioso ma non illimitato.
Spreco di acqua? Non si tratta soltanto di prestare attenzione al getto e alla durata della doccia mattutina, alla quantità di acqua utilizzata per lavare i panni o i piatti o per innaffiare l'orto o il giardino.
La portata della questione è decisamente più ampia. Se si pensa infatti all'acqua "nascosta", ovvero a quella necessaria a produrre il cibo e a far funzionare le industrie, si scopre che l'Italia utilizza circa 132 miliardi di metri cubi l'anno, ovvero 6.309 litri pro capite al giorno, ed è il terzo importatore netto di acqua virtuale al mondo (62 miliardi di metri cubi l'anno), dopo Giappone e Messico e prima di Germania e Regno Unito.
Complice una diffusa educazione alimentare poco consapevole e uno stile di vita poco attento agli sprechi, nel nostro Paese per esempio si consumano ancora molti prodotti animali trasformati (una bistecca da 3 etti costa 4 mila litri di acqua), in gran parte provenienti da allevamenti esteri e per lo più intensivi, a discapito di alimenti Made in Italy, poco lavorati e rappresentativi delle tradizioni e del territorio.
"La scelta consapevole di ciò che portiamo a tavola, degli ingredienti che compongono le singole ricette, semplici o più elaborate, e di ciò che mangiamo e beviamo è un aspetto importante che incide non solo sui consumi ma anche e inevitabilmente anche sull'ambiente - sottolinea Mauro Franzoni, Presidente di Levico Acque - Come erroneamente molti pensano l'acqua non è un bene illimitato; per questo motivo, oltre ai consumi domestici che incidono solo per il 4% del totale, è bene affinare la propria consapevolezza e agire, anche nel semplice gesto della spesa quotidiana, con una attenzione particolare. Questo vale non solo per i singoli consumatori ma anche per il mondo industriale. Scelte attente ad abbattere i consumi e a tutelare l'ambiente, il territorio e le materie prime possono risultare vincenti nel medio e lungo periodo e soprattutto educative nei confronti del pubblico. Noi di Acqua Levico promuoviamo la "sostenibile leggerezza", uno slogan declinato in ogni singola azione aziendale, per promuovere uno stile di vita consapevole, sano, ecosostenibile, a base di un ingrediente, l'acqua, che esprime al meglio il territorio dal quale sgorga".


Acqua Levico
Un'acqua pura, espressione del territorio trentino e delle sue montagne, che sgorga da una fonte centenaria dell'Alta Valsugana, a oltre 1600 metri sul livello del mare, un ambiente incontaminato che si contraddistingue per le numerose foreste di conifere: ACQUA LEVICO, dalle caratteristiche uniche di purezza, gusto e leggerezza sposa l'ambiente e lo fa con soluzioni innovative ed ecocompatibili.


Un'azienda legata all'ambiente e radicata nel territorio
Dalla produzione alla distribuzione, la filosofia di ACQUA LEVICO mira allo sviluppo sostenibile e alla tutela del territorio. A partire dallo stabilimento, un edificio costruito nel 1900 e fortemente radicato nel territorio e recentemente rinnovato secondo criteri ecosostenibili.
In particolare, i lavori hanno riguardato:
- totale sostituzione della copertura con nuovi pannelli con fotovoltaico integrato (200KW di energia fotovoltaica autoprodotta, che copre circa il 50% del fabbisogno)
- realizzazione di un sopralzo che consente di ottimizzare lo stoccaggio dell'acqua risolvendo un importante problema di spazio senza occupare nuovo suolo.
- creazione nel lato sud di una contro-parete in policarbonato con un'intercapedine che ha la funzione di creare un ricambio d'aria all'interno dei magazzini di stoccaggio e durante la stagione invernale riscalda naturalmente abbattendo i consumi di gas metano e di energia elettrica.
- adozione d'impianti ad alta efficienza sia per il riscaldamento che per il raffrescamento.
- i processi produttivi: recupero delle acque calde di lavaggio delle lavabottiglie che contribuiscono, attraverso uno scambiatore di calore, al funzionamento degli impianti di riscaldamento nei periodi invernale e preriscaldamento delle vasche di lavaggio del vetro.


Un'acqua pura e incontaminata. Solo in vetro.
Il vetro rappresenta un'ulteriore scelta ecocompatibile. ACQUA LEVICO è esclusivamente imbottigliata in vetro, materiale puro, ecologico e non inquinante, che non rilascia alcuna sostanza dannosa per l'organismo e previene qualsiasi contaminazione, anche chimica. Ma non solo: parliamo di vetro a rendere, quindi di bottiglie riutilizzate per più volte (circa 20) che riducono notevolmente l'impatto sull'ambiente.

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