rotate-mobile
Dalla Rete

La zanzara che resiste al freddo attacca il nord Italia

"Ha già colonizzato un’ampia area collinare-montana del Veneto e Trentino'', spiega Sara Epis, docente del Dipartimento di Bioscienze dell'Università di Milano

Una nuova specie di zanzara particolarmente resistente al freddo si sta diffondendo sul territorio italiano, e minaccia anche il Trentino. Si tratta di una variante originaria della Corea, che sarebbe arrivata in Lombardia e avrebbe colonizzato già anche alcune zone della Provincia di Trento. L'invasione della nuova 'super zanzara' raccontata da Today, è stata testimoniata da uno studio condotto dall’Università degli Studi di Milano, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista specializzata "Parasites & Vectors". Proprio questa resistenza alle temperature più basse, a differenza di altri esemplari, le ha consentito di stabilirsi anche sulle montagne trentine.

La zanzara coreana resistente al freddo

Il nome scientifico della zanzara coreana è Aedes koreicus e la sua caratteristica principale è una forte resistenza alle temperature rigide, dannoso e spesso letale per la maggior parte delle altre specie di zanzare. L’introduzione involontaria da parte dell’uomo di specie aliene di animali e di piante, al di fuori del loro territorio d’origine, è un fenomeno in costante aumento, basti pensare alla ben nota zanzara tigre (Aedes albopictus), originaria dell’Asia e ora diffusa in tutta Europa.

L'invasione di specie 'aliene'

La capacità di dispersione di specie aliene di zanzare è favorita da diversi fattori, quali le condizioni climatiche, il continuo movimento di persone e di merci, la disponibilità di ambienti adatti allo sviluppo delle larve e di ospiti sui quali questi insetti possano compiere il pasto di sangue. Recenti studi hanno messo in evidenza come un’altra specie di zanzara, la zanzara coreana Aedes koreicus, sia stia diffondendo in maniera particolarmente rapida sul nostro territorio, in particolare nell’area pedemontana e di pianura del nord Italia.

La zanzara coreana in Lombardia: lo studio

Nell’estate del 2020, nel corso di un programma di sorveglianza di siti a rischio di introduzione di nuove zanzare invasive, in particolare a cavallo tra le province di Bergamo e Brescia, i ricercatori dell’Università degli Studi di Milano hanno raccolto circa 6.000 larve e centinaia di uova di zanzara da raccolte d’acqua (piccoli stagni, vasche artificiali, contenitori etc). Molte di queste zanzare sono state identificate come appartenenti alla specie Aedes koreicus, probabilmente con origine dalla popolazione dell'isola vulcanica sudcoreana del distretto di Jeju.

''La zanzara coreana è endemica in Giappone, nel nord della Cina, nella Corea del Sud e in alcune zone della Russia. È stata segnalata per la prima volta in Italia nel 2011 in provincia di Belluno, ad altitudini e condizioni climatiche inadatte per la sopravvivenza della maggior parte delle specie di zanzare. Da allora le segnalazioni nel nord Italia sono aumentate. Sottolineiamo che questa zanzara, a differenza delle note ''sorelle'' del genere Aedes, come appunto la zanzara tigre, tollera molto bene le basse temperature, tanto che ha già colonizzato un’ampia area collinare-montana del Veneto e Trentino'', spiega Sara Epis, docente del Dipartimento di Bioscienze e coordinatrice della ricerca.

Le origini dell'invasione

''Apparentemente, la zanzara coreana si sta diffondendo dall'originaria area infestata verso l'Italia meridionale e occidentale, probabilmente in relazione alle intense attività di trasporto di merci e alla disponibilità di habitat idonei in altre aree. La sua presenza nell'area pedemontana della provincia di Bergamo ci porta a pensare l’aeroporto internazionale di Orio al Serio possa essere una possibile via di introduzione. Oppure, Aedes koreicus potrebbe essere stata introdotta nel bergamasco da altre zone infestate dell’Italia o della Svizzera. Ovviamente ulteriori studi genetici ci aiuteranno a comprendere meglio la sua origine'' sottolinea Paolo Gabrieli, ricercatore nello stesso Dipartimento.
 
I ricercatori sottolineano che le indagini sulle zanzare, e in particolare sulle specie aliene invasive, dovrebbero essere intensificate, non solo in relazione al fatto che si tratta di insetti fastidiosi e molesti, ma soprattutto in relazione alla loro capacità di trasmettere virus patogeni per l’uomo e per gli animali.

Fonte: Today.it

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La zanzara che resiste al freddo attacca il nord Italia

TrentoToday è in caricamento