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Gambero Rosso: in un "annus horribilis" il ristorante di Arco di Peter Brunel è la novità dell'anno

Presentata la Guida Gambero Rosso 2021, gli autori riflettono sugli effetti della pandemia, guardando alle novità: "Un anno difficilissimo. Ma anche un anno di resistenza in cui molti ristoranti hanno rilanciato, scommettendo sulla qualità. Con grandi risultati"

Una conferma e due novità per il Trentino Alto Adige nella nuova Guida ai Ristoranti d'Italia Gambero Rosso 2021. La nuova edizione è stata presentata al termine di un anno, il 2020, che definire anomalo sarebbe, purtroppo, un eufemismo. Ne sono consci più che mai i redattori della Guida, che però guardano al futuro: "Fino a una manciata di mesi fa, si definiva ristorazione eroica quella portata avanti in cima alle montagne, lontano delle rotte turistiche, in aree dal transito ridotto. Era impresa da pochi, coraggiosi e qualche volta un po’ incoscienti. Poi è arrivato il Covid-19, che ha sconvolto il mondo e ha messo in discussione ogni tassello della nostra vita e ogni termine del nostro vocabolario. E così sono diventati tutti degli eroi".

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Ma ogni crisi, l'etimologia insegna, è anche opportunità di cambiamento, di rinnovamento addattativo. E' i caso della ristorazione in Italia: nulla sarà più come prima, ma un periodo di flessione può essere anche un'opportunità di riflessione. "Non basterà scavallare al 2021 - scrivono gli autori (qui il testo completo) - per buttarsi alle spalle l’emergenza sanitaria e il suo impatto sociale ed economico, pubblico e privato. Da marzo e dalle prime misure restrittive nulla è stato come prima, inclusa la condivisione del cibo e della tavola, con conseguenze nefaste per gli addetti ai lavori e il Made in Italy".

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Le realtà locali premiate ai massimi livelli dalla Guida sono tre. Il riconoscimento più prestigioso va al St. Hubertus, ristorante dell'Hotel Rosa Alpina di San Cassiano, in provincia di Bolzano (già unico ristorante "tre stelle Michelin" in regione). Questa è l'unica realtà a rappresentare il Trentino Alto Adige nella categoria delle "tre forchette", il livello più alto. Entra nella categoria "tre gamberi" un altro ristorante dell'Alto Adige, il Pretzhof della Val di Vizze, un tipico maso altoatesino con vista sulla valle di Vipiteno dove il "piatto forte" sono i prodotti stagionali coltivati nell'orto di proprietà e nei campi dei masi vicini.

La sorpresa, però, arriva dalla categoria ?novità dell'anno': è il ristorante di Peter Brunel ad Arco. Lo chef, originario della Val di Fassa, si è formato in Alto Adige ed è cresciuto professionalmente in Toscana, anche se ha conquistato la sua prima stella Michelin, a soli 28 anni, a Riva del Garda nel ristorante Villa Negri, ed è stato successivamente chef del Chiesa di Trento. La Guida Gambero Rosso 2021 lo ha premiato come rivelazione del 2020.

Il Peter Brunel Ristorante Gourmet ha infatti aperto i battenti nell'estate 2019. L'obiettivo, si legge sul sito personale dello chef, era "far tornare a brillare la stella in punta al lago, nella mia terra trentina". A mettere i bastoni tra le ruote è arrivato, però, il covid. La Guida ha deciso di premiare proprio la sua tenacia: "c’è chi ha deciso di buttarsi ugualmente nella mischia e proseguire dritto volando alto, come Peter Brunel ad Arco che in pochissimi mesi ha regalato al Trentino un altro gioiello di fine dining e design" si legge nella presentazione.

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