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Cronaca

Weekend nero in Trentino: quattro morti e svariati interventi

Una donna è annegata nel lago di Caldonazzo, un alpinista morto sulla Presanella, un uomo e una donna del bresciano hanno perso la vita in moto in due differenti incidenti stradali

Quello del 21-22 maggio è stato un weekend nero per il Trentino. Sabato verso le 16.45 una donna di 65 anni è annegata nel lago di Caldonazzo a Calceranica, all'altezza della spiaggia Riviera.

Oggi, verso le 7.30, il soccorso alpino e speleologico è intervenuto per un alpinista del 1967 residente a Contà, in val di Non, che ha perso la vita mentre insieme a un compagno stava affrontando la salita verso cima Presanella, parete nord, nel parco dell'Adamello Brenta.

Sempre nella giornata di domenica, verso le 14.20, una donna del 1992 residente a Brescia è morta dopo essere stata sbalzata dalla moto, finendo fuoristrada in una scarpata, circa 30 metri più a valle della statale 421, tra Molveno e San Lorenzo Dorsino. Sempre verso le 14.20 sulla strada provinciale 69 che collega Storo con Baitoni ha perso la vita un altro cittadino del bresciano: un uomo di 31 anni che viaggiava in comitiva a bordo della sua motocicletta.

Oltre ai quattro incidenti mortali, sono arrivate almeno altre sei chiamate per richieste di soccorso. Intorno alle 11.40 di domenica la centrale unica emergenza è stata allertata per una ragazza trentina che non si è sentita bene mentre si trovava lungo la ciclabile di collegamento tra la località Ferrari e Montagnaga di Pinè. Due operatori della stazione di Pergine l'hanno raggiunta con il mezzo e trasportata fino alla strada statale, per affidarla all'ambulanza per gli accertamenti sanitari.

Intorno alle 11.45 un biker è caduto nei pressi di Malga Zambana in Paganella, accusando un dolore a un arto superiore. Intervenuti gli operatori della stazione di Fai della Paganella che gli hanno prestato le prime cure sanitarie e lo hanno trasferito a valle per affidarlo all'ambulanza.

Alle 12.15 è arrivata la chiamata di una donna che stava percorrendo da sola il sentiero Tamazol (Caldonazzo) ma avendo perso la traccia, non era più in grado di proseguire. Una squadra di operatori della stazione di Levico ha risalito il sentiero e a una quota di circa 1.050 metri di altitudine, dopo una camminata di circa 50 minuti, è riuscita a ritrovare la donna. L'escursionista, illesa, è stata accompagnata a valle dai soccorritori. 

Intorno alle 12.30 altro intervento per la stazione di Pergine che, insieme ai vigili del fuoco di Fornace, ha soccorso una donna che si è infortunata a un polso dopo essere caduta lungo il sentiero degli Gnomi in località Pian del Gac (Fornace). I soccorritori l'hanno raggiunta e le hanno prestato le prime cure per poi consegnarla all'ambulanza. 

Alle 15.20 un altro biker si è infortunato a un arto inferiore lungo il sentiero 429 sotto cima Nodice in val di Ledro. Cinque operatori delle stazioni della val di Ledro e di Riva del Garda, tra cui un sanitario, hanno raggiunto il biker in un'ora circa di cammino e gli hanno prestato le cure sanitarie. Dopodiché lo hanno imbarellato e trasferito a valle con la barella portantina, fino a Biacesa, dove è stato affidato all'ambulanza. 

Infine, intorno alle 15.45, la stazione di Levico è intervenuta nuovamente per prestare soccorso a un'escursionista con un possibile trauma all'arto superiore, causato da una caduta mentre stava scendendo lungo il sentiero 450B sulla Vigolana, a una quota di circa 1.100 metri di altitudine. I soccorritori l'hanno raggiunta a piedi in circa 10 minuti, l'hanno stabilizzata, imbarellata e portata fino alla strada forestale, dove li aspettava l'autosanitaria. Hanno collaborato all'intervento anche i vigili del fuoco di Vigolo Vattaro. 

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