Volontari per l'emergenza: in 700 rispondono all'iniziativa del Comune
"L'offerta di aiuto supera la domanda, abbiamo deciso di chiudere le adesioni" scrive il Comune. I volontari affiancheranno anziani, persone sole e famiglie in difficoltà
Sono 700 le persone che hanno risposto alla chiamata di "Trento si aiuta", l'iniziativa lanciata dal Comune per far fronte alle esigenze delle persone sole, anziane, non autosufficienti, emarginate, in questo periodo di emergenza. La Provincia di Trento ha attivato un servizio di consegna a domicilio della spesa e dei medicinali per persone che hanno difficoltà ad uscire di casa. Molti cittadini si sono resi disponibili, per questo e per altri servizi.
Coronavirus: informazioni e numeri utili
Visto il boom, forse inaspettato, di candidature il Comune ha deciso di chiudere le iscrizioni a quota 700: "Lo stop nella raccolta delle adesioni non comporta una battuta d'arresto negli aiuti. Anzi, la grande macchina solidale messa in moto già nei primi giorni dell'emergenza Coronavirus semmai amplia il suo raggio d'azione e questa grande disponibilità di volontari potrà essere d'aiuto alle famiglie, soprattutto quelle con figli piccoli o monoparentali, o per attivare qualche nuova iniziativa anche per i senza dimora e per chi vive in condizioni di emarginazione".
Emergenza: ecco chi fa consegna a domicilio
I volontari, semplici cittadini che si mettono a disposizione degli altri, saranno messi in servizio nelle realtà della rete solidale cittadina e potranno svolgere compiti quali portare la spesa a domicilio, fornire indicazioni alle persone senza dimora sulle strutture di accoglienza, restare vicini anche solo telefonicamente alle persone sole ed indirizzarle verso i servizi attivati per l'emergenza. "L'offerta di aiuto è di molto superiore alla domanda, per il momento la raccolta di adesioni è sospesa. Ma la solidarietà prosegue" conclude il Comune.