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Il caso / Levico Terme

Shock a Levico: sassi, calci e cori offensivi contro i Krampus al mercatino

La denuncia del gruppo folkloristico Toatnroscht Tuifl Buchholz: “Ha vinto l’ignoranza. Non torneremo in queste condizioni”

I Krampus, i demoni della tradizione alpina, da inquietante presenza del Natale diventano oggetto di vera e propria violenza. O, per meglio dire, a subirla sono i volontari che stanno sotto i costumi e le maschere dei Krampus.

È quanto accaduto nel mercatino di Levico Terme lo scorso 7 dicembre, come denunciato in un post sui social dal gruppo Toatnroscht Tuifl Buchholz: “Purtroppo tra la moltitudine di persone vi erano anche parecchi bambini e ragazzi che hanno manifestato un comportamento più che vergognoso, che ha messo in pericolo la nostra e la vostra sicurezza. Questa sera a Levico Terme ci sono arrivati sassi, spintoni, calci nella schiena e i nostri costumi sono stati strattonati sia per la campana che per le corna. Per questo spregevole atteggiamento siamo stati costretti prima a sospendere il giro e poi, a seguito di numerosi cori, schifosamente maleducati, rivolti sia a noi che agli organizzatori del mercatino, a terminare definitivamente la nostra attività”.

Il post in cui si denuncia l'accaduto-2

Il gruppo fa presente che non sarebbe la prima volta di un accaduto simile a Levico; certamente, gli ultimi accadimenti sono stati i più eclatanti.

“Non siamo pagliacci da prendere in giro, abbiamo tutti un lavoro, abbiamo preso ferie per presenziare a questo mercatino, per portare la nostra tradizione a chi non la conosce e a chi la accetta e la ama allo stesso modo in cui la amiamo noi. La maleducazione e l’ignoranza hanno vinto”. Poi, la considerazione: “Torneremo a Levico? Questo ancora non si sa, sicuramente non in queste condizioni”.

Sembrerebbe che i responsabili siano già stati individuati e potrebbero essere convocati, assieme ai genitori in quanto minorenni, dalle forze dell’ordine.

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